Don Stefano Ferrari lascia Livigno

L’annuncio è stato dato nelle Messe festive nelle chiese della Comunità pastorale di Livigno e di Trepalle: don Stefano Ferrari lascerà le due parrocchie dove è stato vicario negli ultimi sei anni per essere nominato parroco di San Michele a Cavallasca, frazione del comune di San Fermo della Battaglia, in provincia di Como.

Dopo aver affiancato per due anni monsignor Giuseppe Longhini, poi trasferito nel 2020 come arciprete a Morbegno, quindi don Gianluca Dei Cas, attuale prevosto di Livigno, don Stefano nelle prossime settimane diventerà, con i suoi 37 anni, il parroco più giovane della diocesi di Como e sarà accolto con gioia dai cavallaschini, orfani di una guida dallo scorso autunno, quando don Teresio Barbaro era stato nominato arciprete a Fino Mornasco (Como).

Nato a Erba l’11 gennaio 1987, ma originario della parrocchia di Sant’Antonino ad Albate, popoloso quartiere del capoluogo lariano, don Stefano è entrato in seminario dopo la maturità, nel 2006. Compiuto il cammino di formazione e discernimento, è stato ordinato prete l’8 giugno 2013 dall’allora vescovo Diego Coletti assieme al chiavennasco don David Del Curto, oggi vicario a Bormio, e a don Valerio Livio, già vicario della Comunità pastorale di Sondrio. All’inizio del ministero, don Stefano è stato per cinque anni vicario a Cermenate, nella Bassa Comasca, quindi è stato trasferito a Livigno in sostituzione del sondriese don Alberto Erba.

Appassionato sportivo, calciatore e ciclista, don Stefano a Livigno ha creato legami anche grazie a questa sua passione, facendosi valere anche con gli sci ai piedi. Non tralasciando la vicinanza ai giovani dell’oratorio, l’insegnamento alle scuole secondarie di primo grado e trovando anche il tempo di approfondire lo studio della Teologia.

Ancora non è stata fissata la data precisa del trasferimento e nulla è stato comunicato dalla diocesi in merito alla sostituzione del vicario parrocchiale, anche se appare chiaro che don Gianluca Dei Cas difficilmente potrà rimanere da solo a Livigno e Trepalle, dove fino a due anni fa - quando è stato trasferito in Valmasino il collaboratore don Rocco Nesossi - i sacerdoti attivi erano tre.

Già annunciato otto giorni fa dalla curia vescovile anche un altro trasferimento, quello di don Pierre Claude Okondjo Wandja, che da tre anni era collaboratore nella Comunità pastorale di Tirano, Baruffini e Cologna. Anche nel suo caso non è stata prevista, al momento una sostituzione. Che potrebbe non arrivare in questo caso, visto la presenza di cinque sacerdoti tra la parrocchia e il santuario. Don Claude - così è conosciuto dai tiranesi -, nato il 6 giugno 1958 a Katako-Kombe, in Congo, è stato ordinato il 25 agosto 1985 e, dopo aver vissuto diverse esperienze nella diocesi di Livorno, nel 2016 è stato incardinato nella diocesi di Como, dove ha vissuto esperienze nelle Valli Varesine e nella zona di Menaggio, prima di approdare a Tirano.

Ora sarà collaboratore nella Comunità pastorale del Colichese, formata dalle parrocchie di Colico Piano, Curcio, Laghetto e Villatico, e a disposizione del Vicariato di Colico.

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