Il Golf club Caiolo tenta di battere la crisi

Il campo da golf di Caiolo riapre e prova, con il piano di risanamento allo studio e con il new deal, a gettarsi alle spalle la pesante crisi finanziaria che l’anno scorso aveva messo addirittura in dubbio la prosecuzione delle attività.

La questione era emersa in tutta la sua gravità dopo che l’assemblea della società che avrebbe dovuto decidere la ricapitalizzazione (o in alternativa il fallimento) a luglio era andata deserta portando il ceo Filippo Rolando a rassegnare le proprie dimissioni.

Sul tavolo della sala disertata dai soci erano rimasti i debiti della società - 4,6 milioni di euro -, i costi dell’impianto che da chiuso, tra affitti, diritti di superficie dei terreni e altre spese, valgono 135mila euro all’anno e un numero di giocatori che fatica a superare le centocinquanta unità. Ma anche la disponibilità da parte delle due banche socie - Banca popolare di Sondrio e Crédit Agricole (quest’ultimo da solo detiene il 40%) - a sostenere il rilancio della spa attraverso la trasformazione di tutti i propri crediti in strumenti finanziari partecipativi, ovvero in capitale, a fronte della garanzia di continuità aziendale da concretizzarsi attraverso un piano asseverato di risanamento.

Un appiglio importante, insieme al riconoscimento del valore del green di Caiolo, per non buttare tutto all’aria e provare a trovare una soluzione territoriale. Che infatti è emersa. «Il Valtellina golf club è un patrimonio da valorizzare, un elemento importante dell’offerta turistica del nostro territorio anche in chiave olimpica - si era fatta portavoce della cordata pubblico-privata Loretta Credaro, presidente dell’Unione commercio e turismo e della Camera di commercio della provincia di Sondrio - e per questo abbiamo deciso di scendere in campo assieme alla Provincia, alla Comunità montana di Sondrio, al Comune di Sondrio, alla Camera di Commercio, all’Apf Valtellina, a Confartigianato imprese Sondrio, Confindustria Lecco e Sondrio, Federalberghi Sondrio, Valtellina turismo e all’Associazione turismo e commercio di Livigno. Tutti questi soggetti hanno deciso di condividere il percorso di rilancio del golf e di farlo con un orizzonte temporale di almeno tre anni». Ovvero il 2026, l’anno olimpico.

Un impegno che si è concretizzato attraverso la disponibilità di uncontributo economico dei tre consorzi turistici locali, il “congelamento” delle dimissioni di Rolando e ora nell’avvio della nuova stagione sotto il cappello del Golf club di Menaggio e, ancora di più, del Consorzio lake Como golf destination, soggetto nato allo scopo di rendere il turismo golfistico sostenibile e di promuovere il distretto golfistico a livello internazionale, rispondendo alle esigenze e ai cambiamenti dei consumatori.

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