La manifestazione

Gabriele Speziali una vita tra i tavoli

Un’occasione particolare di quando era ancora bambino, un matrimonio, l’entrare in un ristorante, un bel ristorante e lasciarsi affascinare dall’eleganza, della preparazione della tavola. Un’arte che poi imparerà a definire con un termine francese: mise en plance. Tovaglie, tovaglioli, addobbi floreali, sei posate e 3 bicchieri perfettamente allineati secondo una logica che non conosceva. E poi i camerieri, elegantissimi, gilet e pantaloni neri, camicia bianca, farfallino, anche le ragazze elegantissime servivano con grande stile nel piatto il risotto agli asparagi, tenendo una pirofila ben diritta sul palmo dell’altra mano. C’era anche un uomo elegantissimo, che girava tra i tavoli. Non portava i piatti, guardava, osservava i camerieri e con espressioni facciali appena percettibili approvava o disapprovava il lavoro dei camerieri. Più tardi scoprirà che quella figura era il maître. Quel giorno ha deciso che il suo futuro professionale sarebbe stato in una elegante sala da pranzo, ma sicuramente non immaginava che un giorno sarebbe stato insignito del prestigioso premio Gastgebers des Jahres assegnato da Gault & Millau, il massimo riconoscimento elvetico per il personale di sala.

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