L'inchiesta a Madesimo
Ex sindaco si difende

«Queste tesi sono assurde: le accuse sono incomprensibili». Pierluigi Scaramellini, titolare di una piccola impresa edile attiva soprattutto in Valle Spluga, ha guidato il Comune di Madesimo dal 2004 al 2009

MADESIMO - «Queste tesi sono assurde: le accuse sono incomprensibili». Pierluigi Scaramellini, titolare di una piccola impresa edile attiva soprattutto in Valle Spluga, ha guidato il Comune di Madesimo dal 2004 al 2009. L'anno scorso, dopo le perquisizioni avvenute a Madesimo, aveva espresso stupore e aveva detto di essere estraneo a ogni tipo di illecito e reato. Ora, dopo i provvedimenti e le comunicazioni di ieri, ribadisce il proprio punto di vista.

Secondo le Fiamme gialle, in un caso sono stati approvati dal Comune piani di intervento particolarmente vantaggiosi per le imprese, come la ricostruzione e cambio di destinazione d'uso da alberghiero a residenziale di un edificio di sette piani situato nel centro del paese. «Dallo scorso anno, cioè dalla visita degli inquirenti alla sede della mia impresa, non ho più avuto comunicazioni sulle indagini e sulle eventuali conseguenze - premette Scaramellini -. Il piano relativo alla riqualificazione dell'area del Torre era già stato approvato prima del mio insediamento in Comune, dalla giunta precedente».

Accuse respinte, quindi. «Noi ci siamo limitati ad apportare alcune modifiche nell'interesse del Comune, con delle migliorie necessarie per riqualificare l'offerta turistica, ad esempio attraverso la realizzazione della passeggiata e della piscina aperta al pubblico. Ho sentito alcune tesi assurde: il cambio di destinazione da alberghiero a residenziale del Torre è la base di un progetto approvato da tutti gli enti competenti. Non capisco proprio da dove arrivino queste accuse. Ho settantadue anni, lavoro da una vita e non ho mai avuto bisogno di ricorrere ad azioni illecite per andare avanti. Quello di cui stiamo parlando è disonorevole, per me. Anche in Comune sono stato un sindaco attivo e trasparente, la popolazione di Madesimo lo sa bene».

Secondo quanto comunicato dalla Guardia di finanza, i vertici del Comune, abusando dei propri poteri, avrebbero costretto i costruttori a revocare l'incarico conferito al proprio architetto di fiducia, affidando la progettazione, per un importo di circa 400mila euro, a due professionisti, di cui uno parente stretto di un amministratore.

«Le imprese che hanno promosso l'intervento sono venute da noi, dopo il nostro insediamento, con l'intento di effettuare i lavori sulla base degli accordi preesistenti - prosegue l'ex sindaco -. Gli incarichi li hanno dati le aziende, non li abbiamo decisi noi. Mio figlio Enrico collabora con lo studio che ha curato i progetti, con Mazza e Buzzetti da prima di questo intervento e non certo per cifre di quest'entità. Siccome era presente in paese, si sono rivolti a lui. Doveva forse chiudere l'attività perché è figlio del sindaco? Io ho sempre lavorato  onestamente, sono una persona seria e lo è tutta la mia famiglia. Mio figlio, a causa mia, per cinque anni è stato svantaggiato. È l'unico architetto del paese, ma non si è mai occupato di opere pubbliche in quegli anni. È rimasto tagliato fuori proprio perché io ero sindaco. Questi sarebbero vantaggi? Io vado a testa alta, di fronte alla gente, per quello che sono e per quello che ho fatto».

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