«Un superman volato in cielo»
L'addio dei figli al papà Davide

leri il funerale di Davide Longa, l'imprenditore livignasco tragicamente morto lunedì scorso nell'incidente di Chiuro. E l'addio commosso dei suoi quatto figli

Livigno - Le piacevoli condizioni meteo della giornata di ieri, quasi primaverile, con sole caldo e temperature miti, sembravano voler alleviare la tristezza e il dolore di chi ha partecipato al funerale di Davide Longa, l'imprenditore livignasco tragicamente morto lunedì scorso nell'incidente di Chiuro.




Il lungo e partecipato corteo funebre è partito dalla cima di via Rin e si è snodato per tutta la zona pedonale, prima di giungere alla chiesa di Santa Maria, una chiesa piena ancora prima dell'arrivo del feretro e dove erano già molte le persone rimaste in piedi.




Come da tradizione, al passaggio della processione quasi tutti i negozi e i bar hanno chiuso per qualche minuto, abbassando le serrande e spegnendo le luci, in segno di rispetto e partecipazione; una tradizione, questa, che ancora resiste in occasione di tutti i funerali nel Piccolo Tibet e che non manca di sorprendere e disorientare alcuni dei turisti presenti a Livigno. La bara è arrivata alla chiesa parrocchiale trasportata a spalla dagli amici e dai coscritti del 1974. Tutto attorno c'erano tanti fiori; non solo, però, le classiche corone, ma anche i molti mazzi variopinti tra le mani di tanti ragazzi e ragazze, mazzi che non avrebbero sfigurato a un matrimonio o durante la recente festa di San Valentino.




Fiori e sole per un funerale e, insieme, tanto dolore e tante domande per la morte di Davide, «una fatalità», così come è stata definita, durante l'omelia di monsignor Giuseppe Longhini.




Ed è davvero difficile trovare una ragione per quello che è capitato a Davide e al fratello Hansel. Stavano viaggiando verso Milano e si sono fermati davanti all'incidente per dare una mano ai coinvolti. Sono stati proprio i due livignaschi ad avvisare il 113 ed erano al telefono con le forze dell'ordine proprio per avvisare della presenza di un camion sulla ferrovia quando il treno ha colpito il trattore del rimorchio.




Il parroco di Livigno ha citato la tristezza, l'amarezza, il senso di smarrimento di fronte a questa morte. «Cosa ci domanda il Signore? Quali risposte Lui può dare ai tanti perché che nascono dentro al nostro cuore?» ha commentato. «Avremmo voglia di rimproverare il Signore - ha poi affermato, dopo aver brevemente descritto le modalità dell'incidente -. Forse ci tratteniamo per buona educazione», ha aggiunto esortando però a essere «veri davanti a Dio», esprimendo anche la voglia di «rivolta nei confronti di Dio» di fronte a eventi come l'incidente che ha tolto la vita a Davide Longa. «Gesù è pronto ad accogliere tutto ciò che viviamo», ha poi commentato invitando tutti i presenti a «percorrere il cammino che ci propone insieme a Lui».




Alla fine della cerimonia in chiesa, sono stati letti dei brevi discorsi di commiato, da parte di parenti e coscritti. Particolarmente toccante è stato il saluto da parte di Alessandra, Filippo, Gabriele e Vittoria, i figli di Davide Longa. In esso sono stati descritti gli ultimi momenti famigliari passati insieme: le passeggiate, i discorsi, i baci della buona notte.




Un passo del discorso ha colpito molti presenti: «Dobbiamo davvero ringraziarti, papà. Sei stato un uomo forte e forse è davvero grazie a te che adesso sentiamo di riuscire ad andare avanti come tu vorresti. Sarai per sempre il nostro eroe, il superman volato in cielo per stare con noi in ogni momento».

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