Secam: «Nessuna contestazione al cda»

L’inchiesta In una nota presidente e ad confermano la visita della Finanza: «Non ci sono ipotesi di reato». Sulla situazione finanziaria: «Tecnicamente la società non è in dissesto, come confermato dagli indici»

Confermano la visita dei militari della Guardia di Finanza di Sondrio e l’acquisizione di una serie di documenti secondo i vertici di Secam spa «ma nessun blitz e nessun sequestro, e, soprattutto, alcuna ipotesi di reato è stata mai contestata ai membri del nostro consiglio di amministrazione - si legge in una nota diramata ieri mattina - che restano a disposizione degli inquirenti e che confidano in un rapido accertamento dei fatti, certi del buon lavoro svolto fino ad ora, negli interessi della Società e, soprattutto, della collettività degli utenti».

Il documento

Queste le parole espresse dai vertici della società pubblica, con l’evidente intento di sgomberare il campo da equivoci circa gli effetti dell’inchiesta in corso sulla multiutility. Inchiesta di cui si è saputo solo martedì, quando il procuratore della repubblica di Sondrio Piero Basilone ha inviato un comunicato stampa in cui annunciava l’acquisizione di documentazione ed evidenze informatiche nella sede legale di Secam, in via Vanoni a Sondrio «al fine di ricostruire la complessa situazione economico-finanziaria e patrimoniale della società, interamente partecipata dagli enti pubblici territoriali valtellinesi».

Un filone di indagine prodottosi in conseguenza a quello aperto dopo il rogo della palazzina degli ingombranti di Cedrasco, del 15 novembre dello scorso anno, e «finalizzato ad accertare l’esistenza di condotte gestionali - scriveva il procuratore - che possano aver causato situazioni di dissesto finanziario».

Pacati i toni scelti nella nota stampa da Raffaele Pini, presidente e Nicola Perregrini, amministratore delegato, laddove confermano che «la scorsa settimana - è scritto -, militari della Guardia di Finanza si sono recati nella sede della nostra società richiedendo documentazione a partire dal 2017 che, nella massima trasparenza e collaborazione, è stata spontaneamente consegnata».

Non negano i peraltro già noti problemi di natura finanziaria ed economica in capo alla spa, i vertici, evidenziando come «nelle relazioni accompagnatorie degli ultimi bilanci - è scritto - le tensioni finanziarie e le difficoltà economiche emergano, ma dal 2020 (cioè dall’insediamento della nuova dirigenza, nda) si sta lavorando per appianarle. Tecnicamente, poi, la Secam non è in dissesto, come confermato dal rispetto degli indici alla base del codice della crisi d’impresa».

I parametri

Qui si va sul tecnico, ma il riferimento è a quei parametri che permettono a ciascun imprenditore di avere una previsione della sostenibilità debitoria della sua azienda e di aver conferma della tenuta aziendale nella dimensione presente.

Indici come il patrimonio netto, il debt service coverage ratio, cioè la possibilità di onorare i debiti a medio e a lungo termine, la sostenibilità degli oneri finanziari, l’adeguatezza patrimoniale, l’indice di liquidità, quello di ritorno liquido dell’attivo (il cash flow), e quello di indebitamento previdenziale e tributario.

«L’attuale Cda - dicono i vertici Secam - è stato nominato dai soci proprio con l’obiettivo di migliorare la gestione andando verso una politica di efficienza nel contenimento dei costi, trasparenza nella comunicazione della gestione e miglioramento della qualità del servizio. Obiettivi - concludono da Secam - volti a garantire la continuità aziendale, guardando al futuro, pur partendo, tuttavia, da una situazione pregressa complessa».

E che le inchieste aperte dalla Procura della Repubblica di Sondrio in questi ultimi mesi non renderanno più semplice, al netto di tutte le cautele assunte dagli inquirenti. Il comunicato ultimo del procuratore, lasciava intendere che l’istruttoria era nel suo pieno vigore, laddove riferiva che «gli accertamenti dei finanzieri proseguiranno, in modo serrato, nella prossima settimana con l’esame della copiosa documentazione acquisita».

Nessun sequestro e nessun indagato, quindi, ma faro puntato su Secam, sulla sua gestione e sul rogo degli ingombranti di Cedrasco, un po’ come sta accadendo, per il mondo della scuola ed il suo Provveditorato.

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