Nembo kid in volo: Un aereo per Antonello Riva

Mamma, ho preso l’aereo. Nel vero senso della parola. E così, dopo Dino Meneghin, ecco un altro cestista, Antonello Riva, vedersi intitolare un aeromobile della compagnia di bandiera. L’Airbus A320neo di Ita Airways da qualche giorno sta volando nei cieli d’Europa con la carlinga - non a caso - azzurro Italia.

Per il Bomber dei bomber, indimenticato campione della Pallacanestro Cantù, l’ennesimo omaggio di una carriera grande così, caratterizzata - tra gli altri - dai record assoluti di punti realizzati in serie A, in Nazionale e in una gara secca della stessa Nazionale. «Altra soddisfazione da mostrare ai nipotini», racconta l’Antunel.

E mostrato l’ha già mostrato ai nipotini, perché, tra i due di Ivan a Dubai e la coppia di Francesca a Mariano, il nonno più in forma del mondo ha già condiviso e festeggiato il prestigioso traguardo in famiglia. «Mi ricordo - spiega Riva - quando un paio di anni fa Dino (Meneghin, ndr) ci mostrò il suo. Non avete idea della mia felicità allora, da un lato perché premiava un caro amico, uno di noi, di tanti sacrifici, celebrando una carriera con pochi eguali e dall’altro perché permetteva un’immensa visibilità a un movimento come il nostro».

Se era felice allora, figurarsi adesso che il velivolo è stato avvistato in più di un aeroporto d’Europa. «Mi contattarono poco dopo i vertici della compagnia di bandiera - prosegue il Bomber - per sottopormi l’idea. “Dove devo firmare?”, ho risposto. E così è stato: è bastato un nulla osta. Ero e sono ero strafelice. Si tratta di un riconoscimento alla carriera».

L’«Antonello Riva», inteso come aereo, ha così preso il via. Senza troppi avvisi e proclami. Tanto che lo stesso campione ne è venuto a conoscenza in maniera quasi casuale. «È vero - spiega -. Nemmeno il tempo che mi comunicassero l’avvenuto primo volo che, l’altro giorno, mi ha chiamato un amico pilota per dirmi che si trovava in pista di fianco al “mio” aereo. Giusto lo spazio per mandarmi le foto e l’avventura è iniziata».

Avendo subito una grande eco. Come era logico attendersi. Anche perché vedere volare il Nembo Kid nazionale in un altro modo che non sia da canestro a canestro rappresenta una novità assoluta. «Potenza dei social - racconta il fuoriclasse di Rovagnate - in un attimo la notizia ha fatto il giro del mondo e ho ricevuto complimenti e messaggi da tutte le parti, anche dai non sportivi. Proprio una bella soddisfazione».

Non è dato sapere se, un giorno, Riva - che ha intrapreso con successo la carriera di networker e moltiplicato le conoscenze - vorrà riempirlo e organizzare un volo speciale per familiari e amici più cari, per intanto sappiamo per certo che l’Airbus - nuovo nuovo - ha 180 posti, ha messo insieme 22 ore e 55 minuti di volo e ieri, al momento di scrivere l’articolo, era fermo a Bruxelles. Pronto a decollare. Come sempre ha fatto Nembo Kid.

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