Montevecchia: il futuro della scuola primaria preoccupa la Parrocchia

Quattrocento persone preoccupate per l’ipotetico ma temporaneo trasferimento della scuola primaria di via del Fontanile. In pochi giorni, tante hanno già firmato la petizione online lanciata sulla piattaforma Change.org. A promuoverla, il consiglio pastorale di Montevecchia, che l’ha reclamizzata durante la messa di domenica, permettendo a molti fedeli di firmare al termine della funzione festiva. Un’azione inconsueta, nella forma e nelle modalità, ma che, come spiega lo stesso consiglio, è motivata dalla «forte preoccupazione da parte dei genitori e delle famiglie dei bambini che frequentano la scuola primaria di Montevecchia» la cui sorte è pressoché decisa e che prevede la sua demolizione.

Due le preoccupazioni del consiglio pastorale. La prima riguarda le «voci non del tutto confermate» secondo cui esiste «l’intenzione, condivisa dall’amministrazione comunale e dalla dirigenza dell’istituto, di spostare l’attività didattica per i bambini della scuola primaria a Missaglia, per un periodo definito in cinque anni». La seconda riguarda il rischio «che non si aprirà la prima classe della scuola primaria nell’anno scolastico venturo, perché non è sufficiente il numero degli alunni iscritti». A fare chiarezza, ci ha pensato il sindaco Ivan Pendeggia. «Per quello che riguarda la scuola primaria non è ancora stato deciso nulla. Stiamo attendendo i progettisti. Tuttavia, dal momento che ci è stato paventata l’ipotesi che non sia possibile adeguare la struttura, ci siamo portati avanti per individuare una sistemazione alternativa. Abbiamo interpellato le scuole della zona, sentendo la dirigenza. L’idea è spostare tutti in un solo plesso. L’unico disponibile è quello di Missaglia ma non c’è nulla di deciso. Abbiamo preso in considerazione anche i container. Per questo, abbiamo contattato amministrazioni che li hanno utilizzati. Abbiamo pensato anche all’oratorio, infine».

Al momento, inoltre, non è possibile dire quanto durerà questo trasferimento e quanto tempo servirà per costruire l’eventuale nuova scuola. Se ne saprà di più tra qualche settimana, quando il progetto definitivo-esecutivo sarà consegnato. Solo a quel punto l’amministrazione saprà se l’adeguamento antisismico della scuola primaria è possibile o, come è probabile, non lo è. «Quanto infine al rischio di non avere la prima classe - precisa Pendeggia - oggi sappiamo che a settembre si iscriveranno 14 bambini, di cui tre non residenti. Per avere i numeri, basterebbe un alunno in più. Siamo quindi fiduciosi che si troverà una soluzione».

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