Record di turisti, Lecco incassa 100 mila euro in più dalla tassa di soggiorno

Il boom dei turisti porta alla città di Lecco centomila euro in più di tassa di soggiorno. Nel 2023 l’amministrazione ha incassato 318mila euro di tassa di soggiorno, con un aumento del 50% per cento rispetto all’anno precedente

Il boom dei turisti porta alla città di Lecco centomila euro in più di tassa di soggiorno. Nel 2023 l’amministrazione ha incassato 318mila euro di tassa di soggiorno, con un aumento del 50% per cento rispetto all’anno precedente. Merito più del record di presenze che del ritocco delle tariffe voluto dall’amministrazione la scorsa primavera.

L’imposta - che deve essere pagata dai turisti con più di 14 anni di età per un massimo di cinque giorni – oggi in città ammonta a 4 euro al giorno per chi alloggia in un hotel a 4 stelle, 2.50 per quelli a due, 1.50 per b&b, affittacamere, appartamenti e 1 euro per il campeggio e rifugi. Introdotta a partire dal 2011 e vista inizialmente dagli operatori come il fumo negli occhi, la tassa di soggiorno è ormai uno strumento irrinunciabile per le amministrazioni comunali. A oggi sono pochissimi i comuni che non la applicano. Secondo uno studio di Polis lombardia, nel 2023 gli incassi per i comuni che la applicano sono cresciuti in media del 26 per cento.

Lecco dunque con i suoi 300mila euro doppia la media e centra l’obiettivo che si era prefissa l’amministrazione. In Lombardia, stando ai dati nel 2023 gli enti locali che applicano l’imposta di soggiorno sono 155 di cui 154 Comuni. La provincia che cumula più introiti è quella della Città metropolitana di Milano con oltre 64 milioni di euro, seguita a distanza da quella di Brescia (13 milioni di gettito) grazie soprattutto all’effetto attrattivo del lago di Garda. Alcune province hanno gettito pari a zero come Pavia e Lodi.

Sondrio e Lecco cubano rispettivamente 1 milione e 650mila euro e un milione e trecentomila euro. In linea con l’aumento regionale è la performance di Milano (+27%) mentre si segnala l’aumento di gettito del Comune di Desenzano del Garda (+45%) dovuto anche all’aumento delle tariffe richieste. Un dato battuto da Lecco. Il margine per crescere dunque c’è. L’importante è che i soldi vengano poi impiegati per alimentare il volano innescato dal turismo

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