Treni, troppi turisti: via i Donizzetti dagli orari di punta

Troppi turisti, pochi posti a sedere, i Donizetti devono lasciare il passo ai treni più “vecchi”. Ad un mese dall’immissione dei nuovi modelli, Trenord è costretta a rivedere la programmazione delle corse dei convogli sulla linea ferroviaria che collega la Valtellina a Milano passando per il lago di Como. E proprio a causa del flusso turistico registrato sul Lario.

Entrati in servizio alla fine di marzo per migliorare il servizio a favore degli utenti, con lo sguardo lungo rivolto alle Olimpiadi 2026, i quattro nuovi convogli che avevano rinforzato e svecchiato la flotta circolante, hanno dovuto cedere il passo ai modelli meno moderni, ma con una maggiore portata, almeno per le corse a maggior intensità di frequenza.

Le 2 “composizioni doppie”, messe sui binari per soddisfare le esigenze di capienza (520 posti a sedere, più lo spazio per le biciclette) di fatto non riescono a far fronte all’afflusso turistico eccezionale soprattutto del lago, quello, per capirci, che fa tappa a Varenna. Per i numerosi villeggianti che si muovono con voluminoso bagaglio al seguito (si tratta per lo più di stranieri per i quali il lago di Como rappresenta solo una delle tappe del viaggio in Italia), gli spazi dei Donizetti non sono sufficienti. Fatto sta che domenica pomeriggio alle 15,40 in stazione a Sondrio anziché il nuovo treno, «moderno, veloce, confortevole e realizzato con materiali riciclabili, capace di migliorare il servizio offerto e ridurre significativamente i consumi» come era stato presentato al suo esordio sulla linea, i viaggiatori si sono trovati un “vecchio” convoglio che però con i suoi 634 posti a disposizione riesce a rispondere meglio alle esigenze di trasporto.

Il cambiamento del materiale rotabile a disposizione aveva fatto ipotizzare un taglio delle corse dei Donizetti - 10 quelle previste giornalmente sulla tratta, il 28% del totale -, ma Trenord assicura che altro non è che una rimodulazione necessaria dopo aver analizzato i dati e i flussi turistici del primo mese. Insomma, i nuovi treni rimangono sulla linea e continuano a coprire il servizio allo stesso modo, ma in orari diversi. Meno di punta, cioè.

Per far fronte alle esigenze di un turismo sempre più numeroso Trenord era già intervenuta il 25 aprile con il potenziamento dell’offerta sulla linea tra Tirano e Milano introducendo quattro nuove corse (due per senso di marcia) nei giorni festivi con arrivo e partenza però da Porta Garibaldi anziché da Milano centrale.

La rimodulazione delle corse dei Donizetti resterà in vigore almeno fino a giugno, quando ci sarà l’ormai consueta interruzione della linea ferroviaria tra Colico e Tirano per i lavori di potenziamento, dopodiché con l’autunno ci saranno nuove valutazioni che potrebbero comprendere la possibilità di composizioni più capienti da sperimentare proprio in vista dei Giochi invernali 2026. «Treni nuovi o meno la nostra preoccupazione non cambia – dice Michele Fedele, responsabile trasporti della Cisl – perché fintanto che non si interverrà sui passaggi a livello il rischio di guasti e ritardi rimane alto. Pensavamo che il 2026 con l’appuntamento olimpico fosse il termine per l’eliminazione delle troppe sbarre presenti, ma nonostante le opere siano progettate e finanziate nel pacchetto olimpico non abbiamo più avuto alcuna risposta sull’avvio dei lavori. E questo ci preoccupa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA