I vescovi e la salvezza di Berlusconi

Nell'attesa di vedere che cosa succederà domani, quando verrà votata la fiducia al governo Berlusconi, la Chiesa ha fatto indirettamente sapere la sua opinione. Durante l'incontro in Vaticano con la delegazione italiana guidata dal presidente del Consiglio, gli apprezzamenti per l'operato del governo non sono mancati e questo mi fa pensare che la Chiesa non veda con grande favore la nascita del terzo polo. Se Fini credeva che sarebbe stato una carta vincente, ora dovrà probabilmente ricredersi. Proprio lui è visto dalla sponda ecclesiastica come un politico di cui fidarsi ma solo fino a un certo punto per alcune prese di posizioni laiciste. Morale: Berlusconi sarà salvato dalla Chiesa.

Giovanni Vanetti


La Chiesa offre salvezza a tutti i peccatori. Perché non dovrebbe offrirla a Berlusconi? La offrirà anche a Fini, certamente, ma Fini dovrà offrire almeno quanto sino ad oggi ha offerto Berlusconi. E Fini non è in grado di seguire il premier sulla stessa sua strada, deve cambiare percorso. Il problema è che deve farlo assieme a Casini, e Casini non derogherà di sicuro da una visione dello Stato laica e però orientata secondo il modo cattolico d'interpretare la politica. Un bel pasticcio, per Fini. Il fatto che il numero due del Vaticano, il cardinale Bertone, abbia costituito un asse che pare di ferro con Berlusconi e il fatto che il capo dei vescovi, il cardinale Bagnasco,  non dia segno di volerlo incrinare, sono (appunto) fatti che condizioneranno questo tormentato passaggio della politica italiana. D'altra parte non era pensabile che la Chiesa su alcuni punti per essa fondamentali (la procreazione assistita, il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, il testamento biologico) guardasse con indulgenza a chi sostiene posizioni opposte alla sua. Cioè a una parte del terzo polo. E difatti Casini, dopo averne incitato la costituzione, se ne sta discostando, perfino disponibile a sostenere un Berlusconi bis senza Fini piuttosto che a sostenere Fini contro le gerarchie ecclesiastiche. Naturalmente l'appoggio della Chiesa avrà un prezzo in più per Berlusconi, al quale verrà chiesto di modificare l'atteggiamento verso gli extracomunitari (più accoglienza e meno emarginazione) e d'introdurre il quoziente familiare. La Chiesa sa mettere il realismo al servizio della spiritualità, la politica non sempre lo sa mettere al servizio degl'ideali. Anche perché ogni tanto gl'ideali non si trovano più (non si trova più nemmeno la politica) e il loro posto viene preso da calcoli che posssono rivelarsi beffardamente errati. E' quello che teme Fini.

Max Lodi

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