Un ex-candidato alla Presidenza degli Usa, John Edwards, ha dovuto rinunciarvi perché gli scovarono un'amante.
In questi giorni, un altro candidato alla stessa carica, Herman Cain, si é dovuto ritirare dalla corsa alla nomination causa gnocca extra ménage familiare.
E' pur vero che gli yankees sono affetti da puritanesimo da fregola pruriginosa, ma hanno anche imposto, per altri motivi, l' impeachment (e conseguenti dimissioni) ad un Presidente in carica (R. Nixon).
In Germania, tale zu-Guttemberg (Ministro, sembra, pure, apprezzato) ha rassegnato le dimissioni perché accusato di non aver reso note le fonti oggetto della sua tesi di laurea (non comprata). Né concussione, né corruzione (pensa té!).
E da noi? Penati, sempre lì; Milanese, sempre lì; Scajola (e non ho ancora capito chi fosse il fesso), sempre lì (e non parliamo del Sig. Tedesco). E i recenti scandali: Enav, Finmeccanica, Serravalle, Arpa e chi più ne ha, più ne metta?
E, loro, sempre lì... ad incassare (d' accordo, non sono ancora stati condannati, ma se "la moglie di Cesare non dev' essere manco sfiorata dal minimo sospetto", men che meno Cesare!).
In Italia, esiste ancora il decoro morale? Mi sento di proporre, per il 27 luglio, giorno di San Pantal(e)one (e di Celestino I°), di affiancargli Santa Sorella "Mazzetta": un giorno l' anno, potrebbero farsi insieme una bella scorpacciata... Dal magna-magna al... pacia-pacia (voce del verbo "pacciare", vale a dire ingozzarsi.
Bentornati alla Prima Repubblica.
Oscar Breviario
Caro signor Breviario, personalmente non amo il giustizialismo un tanto al chilo. Ma lei ha ragione, ormai la misura è davvero colma. Tanto più che ognuno di noi (di noi che paghiamo le tasse) sarà chiamato a mettere pesantemente mano al portafogli. Etica, moralità, sobrietà: sono parole che dobbiamo imparare a urlare forte.
Vittorio Colombo
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