Padre accusato di molestie
Avvocati chiedono la libertà

Gli avvocati dello studio legale Marchi, difensori di fiducia del padre tiranese accusato di violenza sessuale ai danni delle sue piccole figlie, hanno deciso di presentare istanza al gip perché il proprio assistito possa tornare subito in libertà

TIRANO - Gli avvocati dello studio legale Marchi, difensori di fiducia del padre tiranese accusato di violenza sessuale ai danni delle sue piccole figlie, hanno deciso di presentare istanza al gip perché il proprio assistito possa tornare subito in libertà.

L'altro giorno l'indagato, finito in carcere dopo essere stato denunciato dalla moglie, ha risposto alle domande dei magistrati durante un lungo e minuzioso interrogatorio di garanzia. Sia i suoi avvocati che il pm Luisa Russo si erano riservati di valutare meglio gli elementi emersi durante l'interrogatorio prima di formulare una richiesta.

Tutto si gioca sulle immagini raccolte dalla Polizia grazie a due telecamere nascoste nel bagno della casa tiranese in cui si è verificato l'episodio contestato. Nelle immagini si vedrebbe il padre nella vasca da bagno con le due bimbe e le piccole toccare il padre nelle parti intime.

Gesti inoppurtuni che l'uomo, incensurato, avrebbe permesso con troppa leggerezza, ma sulla cui natura di veri e propri atti sessuali rimane aperto il dibattito. «Le mie figlie sono le persone a cui voglio più bene al mondo, ma le amo di un amore paterno e pulito. Tutto questo è assurdo. Lotterò fino all'ultimo per non non perdere le mie bambine» ha sempre dichiarato l'indagato.

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