Atti sessuali sulle bimbe
Papà-orco finisce in carcere

Lo ha incastrato la moglie. Sospettava che ci fosse qualcosa di poco sano in quel rapporto morboso e in quelle continue attenzioni da parte del marito che non perdeva occasione per prendersi cura delle sue due figlie di 3 e 5 anni e di restare solo con loro

Tirano - Lo ha incastrato la moglie. Sospettava che ci fosse qualcosa di poco sano in quel rapporto morboso e in quelle continue attenzioni da parte del marito che non perdeva occasione per prendersi cura delle sue due figlie di 3 e 5 anni e di restare solo con loro.


Ora con la scusa del bagnetto, ora con il bacio della buona notte, atteggiamenti che sulle prime potevano benissimo essere scambiati per un viscerale attaccamento paterno, ma che all'occhio di una madre attenta sono parsi eccessivi e hanno fatto scattare un campanello d'allarme.


E così i sensi si sono acuiti, la sensibilità portata a mille ha colto altri segnali, espressione di un disagio che le due bambine stavano vivendo ma che non riuscivano appieno a manifestare. La donna si è confidata con una persona a lei amica che le ha consigliato di non tenere per sé i dubbi, ma di chiedere aiuto a chi avrebbe potuto darle una mano. Non deve essere stata una decisione facile, la sua. È solo lontanamente immaginabile il dilemma lacerante che ha superato chiamando la Questura. Le telecamere piazzate in casa hanno poi fatto il resto.


Giovedì mattina gli agenti hanno atteso che in casa non ci fossero le bimbe ed hanno bussato alla porta di questa famiglia tiranese. Pochi minuti dopo l'uomo - di 38 anni - era in manette, su un'auto della Polizia, diretto in via Caimi a Sondrio. Martedì prossimo verrà portato in Tribunale per essere ascoltato dal giudice Carlo Camnasio che nell'ordinanza di custodia cautelare gli contesta l'accusa di atti sessuali compiuti su minori di dieci anni.


Una vicenda delicata e terribile al tempo stesso. Un'accusa pesante, che prima di essere formulata dal pm Luisa Russo ha richiesto indagini e riscontri meticolosi, anche perché l'uomo non ha precedenti penali e risulta incensurato. Bisognava anche appurare che quelle della donna non fossero insinuazioni dettate da motivi di ripicca o di gelosia, ma quando gli agenti hanno visionato i filmati degli occhi elettronici nascosti in casa non hanno avuto dubbi. Due gli episodi che vengono contestati all'uomo, entrambi accaduti in quell'appartamento a dicembre, per la precisione il 27 e il 29. Il padre che chiede carezze nelle parti intime anche alla bimba più piccola, e la più grandicella oggetto di morbose attenzioni. Gesti inequivocabili, stando agli inquirenti, che non potevano essere scambiati per effusioni tra un genitore e la propria prole. Il sostituto procuratore non ha atteso un terzo episodio e una volta resasi conto che entrambe le figlie erano ormai preda di quel padre-orco ha chiesto e ottenuto un provvedimento restrittivo.


Martedì si vedrà se l'uomo avrà un atteggiamento collaborativo con l'autorità giudiziaria o se sceglierà la via del silenzio. La vicenda, essendo avvenuta all'interno di una famiglia si presenta delicata come non mai e nelle intenzioni degli inquirenti non avrebbe dovuto finire sotto i riflettori della cronaca. Non è dato sapere se per precauzione le due bimbe sono state allontanate dal contesto familiare oppure se sono ancora con la madre.


Quel che è certo è che ora verranno seguite da una psicologa per appurare in che modo e fino a che punto hanno avuto coscienza di questa drammatica esperienza

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