Roberto Mangoni
Il vento innovativo potrebbe invece soffiare. Se va in porto il progetto di un "rassemblement" che tenga insieme i moderati, lo scenario cambierà. Certo non nel senso auspicato da Berlusconi, che vorrebbe Monti a capo di un'area che va dalla Lega a Casini a lui stesso. Monti - con il sostegno del Ppe - non ci pensa neppure, a stare al gioco di Berlusconi. Pensa ad essergli alternativo, e se darà sostanza all'idea, il Pdl imploderà. Parte della frantumazione si raggrumerà attorno alla lista del Professore. L'Italia Futura di Montezemolo, l'associazionismo cattolico e Casini ne saranno gli altri sostenitori. Una quota di elettori potenziali del Pd potrebbe migrare verso questo polo. Non è poco, a proposito di nuovo. Uno schieramento simile può vincere? Può avvicinare il centrosinistra che ha i favori del pronostico, e pareggiare il conto con il 15-18% che verosimilmente prenderà Grillo. Poi si vedrà che governo fare. Di sicuro sarebbe un governo d'impronta ben diversa da quelli dell'ultimo, sciagurato ventennio.
Max Lodi
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