Sono un dipendente con 38 anni di contributi, 80 mq di proprietà abitativa e una Maserati Ghibli del '96 tenuta solo per valore affettivo, in quanto ormai di uso proibitivo per i costi. Quanto mi costa questa equa manovra? Due anni in più di lavoro equivalgono a circa 70 mila euro. Balzelli vari (addizionali, Ici, bolli e quant'altro) circa 2 mila euro. Mancati introiti di due anni di pensione maturata circa 25 mila euro. Dulcis in fundo, maxi bollo di 3 mila euro per un'auto valutata come ferrovecchio.
E per questo abbiamo dovuto scomodare i dottoroni? Quanti dei 100 miliardi di evasione verranno recuperati? Quanti beni a disposizione dei singoli ma in carico a società saranno tassati?
Quanti anni dovremo lavorare in più per le buonuscite alla Guarguaglini? E meno male che i grandi patrimoni non saranno toccati altrimenti avrebbe pianto tutto il consiglio dei ministri. Egregio prof. Monti, la sua nomina a senatore a vita era in previsione della rinuncia allo stipendio? Un solo aggettivo: allucinante
Tiziano Clerici
Caro Clerici,
in questo momento sfidiamo chiunque a darle torto. Anche perché, in attesa di modifiche che - molto probabilmente - non ci saranno (o quantomeno non cambieranno i contenuti principali) il concetto "rigore, equità, sviluppo" sembra aver preso un'altra strada. I tanti dubbi che girano attorno alla manovra del professor Monti sono riassunti quasi tutti nella sua lettera.
Prendiamo la lotta all'evasione, per esempio: c'è ben poco. Ed è disarmante un presidente del consiglio, economista insigne, che confessa candidamente di non essere in grado di individuare e colpire i grandi patrimoni occultati nelle società di comodo o nei paradisi fiscali.
Ne consegue che a pagare saranno sempre i soliti: lavoratori dipendenti e pensionati. Come si possano così generare sviluppo e ripresa, resta un mistero. Detto questo, poiché il tempo stringe, dobbiamo fare esercizio di realismo: poteva anche andarci peggio. Ma è una magra consolazione.
Edoardo Ceriani
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