Comune, pronta la giunta Molteni
Ecco i nomi degli assessori

La parte più semplice è quella relativa alle quote rosa. Fin dai primissimi momenti della riconferma al ruolo di sindaco, Molteni non ha fatto mistero di voler seguire le indicazioni legislative sulle pari opportunità e quindi rendere onore e merito al lavoro delle donne.

SONDRIOIl nervosismo delle prime ore post elettorali ha lasciato posto alla consueta baldanzosità e il sorrisetto di soddisfazione disegnato sul viso del sindaco Alcide Molteni lascia intendere che il cerchio ha trovato la quadra.

La nebulosa formazione della giunta si è trasformata in nomi e volti disegnati innanzitutto su quel foglio che dice di avere sul tavolo di casa, al riparo da occhi indiscreti. Ma se anche il primo cittadino fa il misterioso, facendosi desiderare, qualche elemento per fare le primissime previsioni sulla squadra già c'è.

La parte più semplice è quella relativa alle quote rosa.

Fin dai primissimi momenti della riconferma al ruolo di sindaco, Molteni non ha fatto mistero di voler seguire le indicazioni legislative sulle pari opportunità e quindi rendere onore e merito al lavoro delle donne.

Saranno con tutte le probabilità tre gli assessorati al femminile. Scontata la riconferma di Marina Cotelli, assessore a Cultura ed istruzione che in questo nuovo mandato potrebbe aggiungere alle sue incombenze anche l'ambiente, come nello spirito della lista che la esprime (Sondrio 2020) e della Mostra internazionale dei parchi, uno dei fiori all'occhiello della città e del suo assessorato.

Certo, per quanto lo possa essere ciò che è soltanto ufficioso, l'incarico per Cinzia Cattelini, capolista della Sinistra, già capogruppo in consiglio e più votata tra i suoi. Per lei, dirigente Asl, dovrebbe esserci l'assessorato ai Servizi sociali, in continuità con il lavoro svolto dal collega di partito Carlo Ruina. Anche se sulla scelta delle deleghe potrebbero esserci sorprese.

La terza donna sarà "pescata" dalla lista di Sondrio democratica. In pole position, senza nulla togliere a Gemma Simonini, stravotata e già candidata anche alle Regionali con e per Ambrosoli, Loredana Porra, nota farmacista, già consigliere comunale di maggioranza. Per lei il sindaco potrebbe pensare al Commercio o a una parte dello smembramento dell'assessorato già di Sciaresa, quello che comprendeva Ambiente, attività produttive ed eventi.

Con la scelta di queste donne Molteni garantirebbe un posto ciascuno alle liste della Sinistra e di Sondrio 2020 e il primo dei due che presumibilmente dedicherà a Sondrio democratica.

Il secondo dovrebbe andare al re delle preferenze, Gianpiero Busi, cui il sindaco dovrebbe confermare la delega al Bilancio.

Sei consiglieri a Sondrio democratica, sei al Pd, due posti in giunta per la prima logica vorrebbe uguale numero di assessorati anche per il partito di via Parolo. In questo caso la scelta dovrebbe ricadere su Michele Iannotti, vicesindaco uscente e più votato nella lista del Pd, cui potrebbe restare la delega alle Opere pubbliche e su Pierluigi Morelli, segretario del circolo sondriese del Pd, già consigliere comunale e triangino. Per lui potrebbero esserci urbanistica e mobilità e, perché no, le frazioni che ben conosce.

E poi un assessorato andrà a Sondrio città ideale. Anche in questo caso dovrebbe trattarsi di una riconferma: il più votato Omobono Meneghini allo Sport.

Nel risiko delle poltrone manca ancora un ruolo importante, quello del presidente del consiglio. Un incarico, che a differenza degli altri, prevede il mantenimento dello status di consigliere comunale.

Fuori dai giochi il presidente uscente Eugenio Bordoni, che non è stato eletto, e visto l'exploit positivo di Sondrio città ideale, il ruolo potrebbe essere affidato proprio a uno degli esponenti della lista. Magari al secondo dei più votati e cioè Pantaleone Catonini, lasciando il ruol0o di capogruppo a Carlo Zanesi. O viceversa.

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