Le liste sono state formate, i candidati vengono ora presentati.
Le elezioni sono ormai imminenti ed è cominciata la canonica spartizione delle poltrone. Tutto rientra nella italica "normalità" tutt'altro che trascurabile.
Gli "onorevoli" Dell'Utri, Scajola, Milanese e Papa sono stati "invitati" a fare il classico "passo indietro". Sostenitore dell'iniziativa, udite, udite, è mister Berlusconi... Se fosse una barzelletta, ci sarebbe molto da ridere. Purtroppo si tratta dell'amara verità! Il super inquisito, con alle spalle alcune prescrizioni, un processo in corso ed altro ancora (processi conclusi perché il reato è diventato con l'opportuno intervento di mister B. un "non reato"). Un vero moralista, capace di fare piazza pulita di condannati, prescritti, chiacchierati, inquisiti. Mentre lui afferma sono tutti perseguitati politici, bravissime quasi degne di assurgere alla santità! Se lo dice lui. Perlomeno voglia, o sia costretto, a salvare il prode Cosentino, la cui posizione, "sub iudice". Come si dice, valuteranno i saggi... Mister B. nel salotto buono di Santoro, ha affermato che la prescrizione (e lui è esperto in materia!), subentra quando le prove di colpevolezza, non sono state trovate con certezza. Sommessamente, pacatamente, si vorrebbe ricordagli che "non sono state trovate con certezza, le prove della sua innocenza". «L'Italia è l'antica terra del Dubbio» affermò Massimo D'Azeglio. Quest'Italia ancora di più...
Marino Spini
Ardenno
Ha ragione, anche perché ormai, a giudicare il mancato promesso rinnovo dei candidati l'impressione ancora una volta non è tanto che si voglia salvare quello o l'altro inquisito. Ormai è tutta la casta che si vuole salvare. (s.cas.)
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