Caro direttore,
Bersani si comporta da quel togliattiano che è sempre stato, con ambiguità e ipocrisia, dicendo e smentendo, ed è ben contento di come gli stanno andando gli affari politici, avrà la Presidenza del Consiglio e manderà Monti al Quirinale; a Casini e Fini penserà con comodo. L'accoppiata Bersani-Monti (benedetta dal Vaticano) è di certo vincente e, liberatasi dalle scorie di destra e sinistra, potrà governare per almeno un quinquennio.
A destra Berlusconi e i leghisti, stupidamente litigiosi si presenteranno divisi agli elettori e perderanno, e la Lombardia diventerà del centrosinistra o peggio della Sinistra. Rimarrebbe l'incognita Grillo, ma è una incognita solo nominale.
L'elettorato del comico prestato alla politica è, per buona parte, di provenienza berlusconiana e/o leghista e, con ogni probabilità, tornerà, almeno in buona parte, alla rispettiva casa-madre. Grillo e Berlusconi hanno in comune la demagogia e l'attinenza all'insulto dell'avversario e la sua demonizzazione, un facile populismo e un qualunquismo spregevole. Cosa propongono Berlusconi e Grillo? È veramente difficile capirlo nel caso di Grillo; Berlusconi almeno promette l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa. Stiamo ben attenti: Bersani continua amleticamente a dire e non dire, a tenere la testa con Monti e il cuore (comunista) con Vendola e compagni. Se Pd, sinistra vendoliana e associati raggiungessero la maggioranza stiamo pur certi che Bersani getterà alle ortiche il saio francescano e passerà a bandiera rossa la vincerà!
Carlo Mario Passarotti
Caro Passarotti,
prevede scenari nerissimi ma ha memoria di quelli passati?
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