Salgono le offerte di lavoro. Ma un’azienda su due non trova profili adeguati

A Sondrio le assunzioni previste sono cresciute del 4,9%. Operai specializzati e tecnici le professioni più difficili da reperire

Offerte di lavoro in aumento, ma la manodopera è sempre più difficile da reperire. Tanto che quasi la metà delle richieste delle aziende rimangono senza risposta. Lo hanno fatto nel 2023 e continuano a farlo anche all’inizio di questo 2024.

Il mismatch tra domanda e offerta di occupazione resta il vero problema del tessuto economico valtellinese. Alle testimonianze dirette degli imprenditori - l’ultimo grido d’allarme lo ha lanciato Emanuele Bertolini, ceo della Bermec di Talamona - si affiancano i numeri del Sistema informativo Excelsior, l’indagine realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (Anpal) in sinergia con le Camere di commercio italiane, in un racconto a tinte fosche.

Partiamo dagli ultimi dati disponibili. A febbraio le imprese italiane nel loro complesso prevedono 408mila entrate, ma quasi il 50% è di difficile reperimento. In provincia di Sondrio la richiesta di personale è di 1.140 unità, il 47% delle quali complicate da trovare. A risentire maggiormente del mismatch, ovvero del divario tra domanda e offerta sul mercato del lavoro, secondo i dati del rilevamento Excelsior sono le industrie del legno e del mobile (65,5% dei profili ricercati è di difficile reperimento), le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (62,0%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (61,2%), le imprese delle costruzioni (58,9%) e le imprese della meccatronica (57,3%).

Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (70,7%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,5%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, Como e Cremona il 49%, a Brescia e Mantova il 48%, a Bergamo il 47% e a Lodi il 46%. Gli incrementi più alti si sono verificati proprio in provincia di Sondrio: in un anno la percentuale di professioni difficili da trovare è cresciuta del 7% pur in presenza di un andamento positivo della domanda di lavoro programmata dalle imprese. Il numero di imprese che hanno previsto di effettuare assunzioni è infatti passato da 785mila unità del 2022 alle 823mila del 2023 (+4,9%); più marcato, pari al +6,4%, è l’incremento del numero di lavoratori entrati negli organici aziendali.

Alla crescita della domanda di lavoro si è affiancata, come detto, una maggiore difficoltà delle imprese nel reperire i profili desiderati: il 47% nel 2023 contro il 40% dell’anno prima. I problemi delle imprese nel trovare personale riflettono l’intrecciarsi di diversi fattori e di situazioni molto eterogenee sul territorio.

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