Nuova vita per i prodotti invenduti, risultati positivi per il progetto antispreco di Pupa

Alla vigilia del traguardo dei suoi primi 50 anni di attività, Micys Company, l’azienda di Casatenovo che nel 1975 ha lanciato il marchio Pupa e le sue prime linee di prodotti oggi presenti nel mondo con proposte per make-up e skin care, fa il punto su un progetto introdotto da circa tre anni per dare nuova vita ai prodotti contrastando gli sprechi.

Una iniziativa che attualmente coinvolge cinque collaboratori, guidati da un team leader, che operano in un’area dedicata nell’headquarter di Casatenovo dove vengono fatte confluire tutte le merci invendute provenienti da collezioni stagionali, o da capsule collection. Ad inviarle sono sia i negozi di proprietà dell’azienda stessa, sia retailer indipendenti.

Grazie ad un software studiato ad hoc , gli operatori “riclassificano” gli articoli PUPA dopo averne controllato accuratamente l’integrità e lo stato del packaging. A questo punto prodotti per make-up e skin care sono pronti per tornare sugli scaffali degli outlet PUPA, a condizioni economiche vantaggiose.

“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti con lo sviluppo di questo progetto nel quale abbiamo creduto e investito convinti dell’importanza di ridurre gli sprechi e l’impatto sull’ambiente generato dagli scarti - sottolinea Valerio Gatti, CEO dell’azienda -, offrendo al contempo un beneficio ai nostri clienti, che hanno accesso ad una serie di prodotti di qualità intatta a prezzi particolarmente scontati”.

Presente in più di 70 Paesi – fra Europa, Americhe, Africa e Asia - con i prodotti a marchio PUPA, Micys Company conta non solo su una fitta rete di venditori, ma anche su numerosi spazi di vendita di proprietà: in Italia 10 outlet, 1 factory store e 1 flagship store; in Europa 25 shop e 1 outlet in Francia, Paese dove ha sede anche una filiale commerciale.

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