Tragedia di Aprica: l’anziana era morta da settimane

Era morta da almeno due settimane, ma forse anche da più tempo, probabilmente a causa delle scarse cure prestate dal figlio, che avrebbe dovuto occuparsi di lei. E’ quanto emerso dall’autopsia effettuata mercoledì mattina sul corpo di Anna Maria Squarza, la donna di 91 anni originaria di Verona e da qualche anno residente ad Aprica, trovata senza vita venerdì scorso nel suo letto matrimoniale, nell’appartamento di via Europa dove viveva con il marito Giorgio Monticelli, 90 anni, e il figlio Antonio, 60enne.

All’esame autoptico, effettuato dall’anatomopatologa Elisa Invernizzi dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Pavia nell’obitorio dell’ospedale di Sondrio,durato alcune ore, ha assistito il medico legale Maurizio Robustelli Della Cuna, nominato dalla famiglia dell’anziana deceduta su indicazione dell’avvocato Manuela Mauro, che difende il figlio ora indagato per abbandono di persone incapaci e occultamento di cadavere e ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Sondrio. Non sarebbero emersi elementi che facciano ricondurre il decesso a un evento violento, quanto piuttosto a un prolungato tempo di abbandono della donna di età molto avanzata.

Intanto, restano gravi le condizioni di Giorgio Monticelli, soccorso in stato di forte denutrizione e con la gamba destra ormai incancrenita. I medici che lo hanno preso in cura non sono riusciti a salvargliela, mercoledì hanno effettuato l’intervento di amputazione.

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