Rinascita Morelli: «Incontro positivo con i vertici di Asst Sondrio»

Apertura di credito verso Asst Valtellina e Alto Lario da parte dei vertici del movimento popolare Rinascita Morelli autonomo che, martedì pomeriggio, a Sondrio, hanno incontrato in una sorta di “sessione plenaria” la direzione strategica dell’azienda socio sanitaria territoriale. É la prima volta, in tutti questi anni di battaglie, che Ezio Trabucchi, presidente del movimento, Gerlando Marchica, vicepresidente, e Giuliano Pradella, segretario, vengono ricevuti dalla direzione strategica di Asst, e, questo, ha fatto loro molto piacere. «Avevamo chiesto ripetute volte all’allora direttore generale Tommaso Saporito di essere ricevuti, senza ottenere alcun riscontro - osserva Ezio Trabucchi -, per cui abbiamo apprezzato molto l’accoglimento della nostra richiesta di incontro da parte di questa direzione strategica, ancorché tardiva (la richiesta era stata inviata a inizio gennaio e la risposta è di pochi giorni fa, ndr). E ci ha fatto anche specie essere ricevuti da così tante persone, perché alla riunione c’erano Monica Fumagalli, direttore generale, Anna Maria Maestroni, direttore sanitario, Roberta Trapletti, direttore socio sanitario, e, poi, ancora, Mario Melazzini, in veste di rappresentante di Regione Lombardia, e molti capi dipartimento di Asst Valtellina e Alto Lario. Una decina di professionisti della sanità, se non più, disponibili al confronto. Ed è un’ottima cosa». La discussione è stata aperta, a tutto campo, e franca. «E la cosa bella è che il direttore generale ci ha chiesto un confronto periodico costante sui temi della sanità territoriale ed ospedaliera - dice Trabucchi - cui teniamo moltissimo. Ed abbiamo anche valutato positivamente il fatto che sia stato ribadito l’impegno aziendale sull’Unità spinale multidisciplinare al Morelli che ancora non è in essere come si dovrebbe. Si sta lavorando all’applicazione della legge regionale in materia, questo sì, ma non c’è ancora quella multidisciplinarietà prevista dalla norma». Il fatto che vi si stia lavorando, comunque, per il movimento popolare è positivo, così come hanno riconosciuto «l’enorme impegno dei medici - dice Trabucchi - nel cercare di recuperare le attese in termini di interventi chirurgici, visite ed esami anche se, purtroppo, come abbiamo detto ai vertici di Asst, la situazione resta grave e il disagio sociale al riguardo è fortissimo. Ci arrivano lamentele a getto continuo, per nulla alimentate dal movimento. Su questo abbiamo voluto essere chiari, perché non siamo dei “Masaniello” aizza popolo. É il popolo stesso che è allo stremo e chiede al movimento di attivarsi e di tenere alte le antenne. Noi lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo, ma non per questo dobbiamo andare sopra le righe. Dalla direzione strategica di Asst è giunto il cortese invito a collaborare e a non alzare troppo i toni dello “scontro”, cui, noi, ripeto, non siamo interessati. Noi ci battiamo per una sanità di montagna vera, di qualità, capace di dare risposte ai nostri cittadini, punto». Nell’ampia discussione, durata più di due ore, sono entrati, poi, una serie di temi cari al movimento popolare, perché oltre all’Unità spinale multidisciplinare, si è parlato del ripristino del dipartimento di emergenza di secondo livello con la traumatologia al centro, al Morelli «e Mario Melazzini ha anche ribadito che l’impegno di Regione Lombardia per il Morelli non sarà finalizzato al periodo olimpico, ma destinato a durare», aggiunge Trabucchi. Ancora, il movimento ha chiesto il ritorno della centrale operativa Areu a Sondrio, da Bergamo, dove ora si trova, e l’inserimento di una sede staccata del corso di laurea in Infermieristica anche a Sondalo.

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