Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 28 Marzo 2017
Martelletto sparito e vetro spaccato
Ragazzi spaventati: «Succede spesso»
Poggiridenti: ancora un episodio di vandalismo sabato sera sul treno locale diretto a Tirano. Il racconto dei due: «Il controllore ci ha chiesto se fossimo stati noi, ma non abbiamo fatto nulla».
Quasi quotidianamente i viaggiatori si lamentano delle condizioni dei treni dove, spesso, le carrozze sono troppo calde o troppe fredde, dove le corse sono in ritardo o vengono cancellate. Ma talvolta bisogna fare i conti anche con atti vandalici di cui gli stessi viaggiatori – ovviamente quelli facenti parte della categoria degli incivili – si rendono purtroppo protagonisti.
Racconta quanto accaduto nel tardo pomeriggio di sabato uno studente di Poggiridenti che, insieme all’amico di Tresivio, ha preso il treno delle 19,20 alla stazione di Poggiridenti in direzione di Tirano. «Siamo saliti sul treno, peraltro senza acquistare il biglietto, in quanto a Poggiridenti non c’è la possibilità di farlo e lo si deve comprare direttamente sul convoglio - racconta il sedicenne -. Eravamo diretti a Villa di Tirano, dove una nostra compagna di classe ci aveva invitato per una serata fra amici. Durante il viaggio stavamo guardando una serie tv al cellulare. Il nostro vagone era vuoto, fatto eccetto per la presenza di un altro ragazzo. Ad un certo punto sono arrivati due controllori che ci hanno chiesto se fossimo stati noi a rompere un vetro e ci hanno invitato a seguirli. Abbiamo percorso tre carrozze e siamo arrivati in quella dove c’era un finestrino completamente frantumato. Mancava all’interno del convoglio il martelletto, quello che viene usato in caso di emergenze. Probabilmente qualcuno lo ha usato per rompere il vetro, anche se non abbiamo capito se è accaduto prima o durante il viaggio. Il controllore ci ha chiesto nuovamente se fossimo stati noi, siamo rimasti molto sorpresi e colpiti da questa domanda».
Una signora che viaggiava in una carrozza diversa da quella dei ragazzi, a fronte delle domande del controllore, sosteneva di aver visto passare dei ragazzi. Dunque, essendo il treno semivuoto, gli occhi sono stati puntati sui due giovani di Poggiridenti e Tresivio e sull’altro ragazzo presente in carrozza.
«Ci siamo sentiti posti sotto accusa - dice lo studente, ancora turbato - e naturalmente ci siamo difesi perché non avevamo fatto nulla. La signora ha confermato di aver visto dei ragazzi passare, ma non ha guardato chi fossero. Il controllore stava solo facendo il suo lavoro ed è stato garbato con noi, ci ha chiesto la carta d’identità. Poi, una volta arrivati alla stazione di Villa io e il mio amico siamo scesi».
Dunque la vicenda è finita così, ma «a parte lo spavento che abbiamo preso - conclude -, vorremmo che si sapesse che spesso i treni sono oggetto di atti di vandalismo che partono proprio dai viaggiatori. E questo è grave dal nostro punto di vista per l’atto in sé che va a compromettere un servizio di tutti e perché, nel nostro caso, ha creato scompiglio a viaggiatori inconsapevoli».
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