«Tanti rilasci, senza neve e pioggia. Ecco perché Montespluga è a secco»

Madesimo A2a spiega i motivi della riduzione ai minimi termini del bacino artificiale Attualmente è al 10% della sua capienza. «Necessario mantenere il livello del lago di Como»

Il lago di Montespluga praticamente vuoto? “Colpa” della siccità e delle necessità del lago di Como e delle attività agricole. Le condizioni del bacino artificiale che caratterizza la piana della frazione di confine di Madesimo destano grande preoccupazione. Un grande invaso ridotto ormai ai minimi termini.

Una pozza di poche decine di metri contornata da sabbia, prati e scarpate a disegnare un paesaggio lunare che oltre a colpire negativamente l’occhio di chi si trova a passare lungo la statale 36 ha anche fatto imbestialire gli operatori turistici della zona.

Un bacino ridotto ormai al 10% della portata massima. Dato fornito subito da A2a, società che gestisce questo e altri bacini artificiali anche in Valchiavenna, che ora torna sulle motivazioni per le quali il lago si trova in queste condizioni.

«Relativamente al livello di riempimento del bacino artificiale di Montespluga, segnaliamo che le motivazioni sono principalmente due: la nota siccità del periodo e i rilasci volontari per andare incontro alle esigenze degli agricoltori e del territorio - si legge in una nota diffusa ieri - . Per quanto concerne il primo punto, la scarsità di neve e piogge registrate da 9 mesi a questa parte hanno determinato apporti al lago inferiori del 60% rispetto alla media storica. Relativamente ai rilasci volontari, questi sono stati eseguiti da giugno a fine luglio e d’intesa con la Regione Lombardia per supportare gli afflussi al lago di Como e le utenze irrigue di valle».

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