Suretta in forte ritirata: così muore un ghiacciaio

Madesimo A luglio si presenta come se fosse già alla fine dell’estate. Il Pizzo Ferré in condizioni preoccupanti. Niente neve a quota tremila

Se la passa male ormai da alcuni anni, ma la situazione registrata quest’anno è drammatica. Sta per sparire definitivamente uno dei due ghiacciai principali della Vallespluga e delle Valchiavenna tutta.

Le dimensioni registrate quest’anno dal ghiacciaio del gruppo del Suretta, si parla del versante italiano ovviamente, non si erano mai viste prima. Sicuramente non all’inizio del mese di luglio.

Rispetto a due anni fa, lo scorso anno viste le nevicate invernali copiosissime fa un po’ storia a sé, nello stesso periodo il ghiacciaio è praticamente dimezzato. E già allora era abbastanza ridotto. Solitamente le condizioni visibili in questi giorni si registrano alla fine della stagione estiva. A settembre, insomma.

Quest’anno siamo in anticipo di due mesi. Il ghiacciaio, esposto a sud e, quindi, potenzialmente più a rischio è completamente scoperto e ormai ridotto a una chiazza. Con conseguenze anche sul distacco di massi che il ghiaccio non riesce più a tenere e che rotolano verso valle.

Alcuni molto grossi. Un pericolo in più per gli alpinisti che si avventurano quando il sole comincia a scaldare la zona in direzione della Cima Nera. Una delle tre principali del gruppo e l’unica che solitamente si raggiunge risalendo il ghiacciaio. Almeno per la via italiana. In fondo, sotto al promontorio dove si erge il bivacco del Suretta, si è formato un lago di origine glaciale che in queste dimensioni non si era mai visto. E di neve che si è sciolta dopo l’inverno non ce n’è stata molta.

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