San Lorenzo a Chiavenna, deturpato il chiostro

Azione vandalica nella notte di sabato, ignoti hanno imbrattato di vernice rossa il porticato. Altre scritte sono comparse anche all’oratorio e sui palazzi limitrofi di via Bottonera, in zona Castello

Pessimo risveglio, quello di ieri, per Chiavenna, considerato che uno dei suoi monumenti principali, ma non solo quello, è stato rinvenuto imbrattato con vernice rossa.

Il riferimento è al colonnato della parrocchiale di San Lorenzo che, insieme alle mura del vicino oratorio, e a quelle dei palazzi di via Bottonera, in zona piazza Castello, è stato preso di mira da una mano vandalica. L’utilizzo del singolare è da imputare al fatto che i tratti, se così li vogliamo chiamare, sono più o meno identici ovunque, per cui, verrebbe da pensare che l’autore sia la stessa persona, ma non è detto che questa non fosse in compagnia di altri.

Mai accaduto prima

«Ho visto queste strane pitture, un po’ naif, e decisamente fuori posto, questa mattina (ieri), quando mi sono recato in chiesa per celebrare la messa delle 7,30 - ci ha detto don Andrea Caelli, arciprete in San Lorenzo -. Erano lì, in un angolo del colonnato, indecifrabili. Poco dopo mi sono accorto che, scritte più o meno simili, sempre con vernice rossa, sono stata fatte anche sulle pareti dell’oratorio di San Lorenzo e in stabili adiacenti. Anche lì, scarabocchi incomprensibili».

Fatte alcune fotografie, don Caelli, le ha subito inoltrate ai Carabinieri e a Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna, mentre, col passare delle ore, l’eco del vandalismo si è diffuso in tutta la città e oltre, perché i fedeli che si sono recati a messa in San Lorenzo non hanno potuto non notare l’“opera d’arte”. E sono rimasti sgomenti, perché il colonnato ha un alto valore artistico e, ancor più, simbolico, per la città.

Lastroni delicati

«Spiace per tutti gli spazi danneggiati, ma per il porticato sono preoccupato - dice don Caelli -, perché non so se riusciremo a togliere la vernice senza danneggiare i lastroni di pietra locale che lo rivestono. Penso ci vogliano dei solventi particolari, mi devo informare. Per ora, ho avvisato le autorità e le forze dell’ordine e, certamente, come parrocchia, dovremo sporgere denuncia. É la prima volta - aggiunge - che capita una cosa del genere, almeno da quando sono a Chiavenna. Al più, troviamo bottiglie rotte e rifiuti dietro l’oratorio (presenti anche ieri, fra un boccale di birra vuoto, mozziconi di sigarette, accendini, un rossetto), dove c’è un tavolino con delle panche, ma nulla più. Stavolta, invece, oltre alle scritte, ci abbiamo trovato anche una bomboletta di vernice spray, vuota».

E se il colore rosso è la dominante delle scritte comparse sugli edifici della parrocchia di San Lorenzo, nella vicina via Picchi e in via Bottonera, si è ricorsi anche a una vernice nera. Ma il tratto è sempre lo stesso, per questo vien da pensare che l’autore del misfatto possa essere lo stesso.

Indagini incorso

L’unica certezza, al momento, è che le scritte risalgono alla notte di sabato, perché, prima, nulla di tutto ciò era presente. Per il resto, occorrerà sperare che qualcuno abbia visto o sentito qualcosa, il che è improbabile, o che, magari, qualche telecamera di videosorveglianza attiva in centro città abbia rilevato movimenti sospetti.

Saranno i carabinieri ad indagare, certamente, col supporto della polizia locale di Chiavenna.

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