Predatori in crescita
I lupi sono quasi 50
e spunta anche la lince

Report Censita dell’Ufficio caccia e pesca dei Grigioni la presenza degli animali selvatici a ridosso del confine Arrivano anche dall’Alto Lario - I casi delle predazioni

Quarantasette lupi nel Canton Grigioni e nella Bregaglia svizzera ha fatto la sua comparsa anche la lince. Una situazione sicuramente da monitorare quella evidenziata dall’Ufficio caccia e pesca dei Grigioni in questi giorni.

Negli ultimi dodici mesi sono stati identificati sei branchi che vivono nel cantone, oltre a uno che vive al confine con il Ticino. A questi si devono aggiungere alcuni esemplari sparsi e coppie.

Secondo quanto spiegato dall’Ufficio, nel primo trimestre di quest’anno è stata registrata la presenza di singoli lupi anche in Val Bregaglia e in Valposchiavo. I guardiani della selvaggina non hanno tuttavia registrato nessuna nuova formazione di branchi.

In questo contesto da rilevare la segnalazione della presenza di una lince, e si tratta di una novità, in Val Bregaglia. Precisamente l’avvistamento è avvenuto alla fine del mese di marzo nella zona conosciuta come Löbbia, sopra l’abitato di Soglio. «Probabilmente la lince è giunta in Bregaglia passando per la valle di Avers e da allora non è più stata avvistata - spiegano dall’ufficio grigionese -. Non è ancora stato possibile identificare l’animale».

Le predazioni in un’area che rimane comunque molto vasta in questi primi tre mesi del 2022 sono state sette. Il tema riguarda da vicino anche i territori di confine italiani. Quindi Val Bregaglia e Val Poschiavo. A tal proposito la mappa diffusa dall’ufficio grigionese indica tracce di lupo non lontano da Poschiavo, sulla sponda destra della valle, sotto il passo del Maloja e ancora nei pressi di Soglio. La presenza del lupo nella zona, peraltro, era già stata evidenziata fin dal 2014.

La possibilità che questi esemplari passino il confine è, ovviamente, molto alta e lo scorso anno gli episodi che hanno visto il coinvolgimento di grandi predatori, anche se si è trattato nella maggior parte dei casi di predazioni di capi dovute all’orso, non sono mancati riaccendendo il dibattito sulla possibilità di convivenza tra i grandi carnivori e le attività di pastorizia.

Il lupo, peraltro, ha fatto la sua comparsa in forza in Valchiavenna durante la stagione invernale. Almeno 3-4 capi provenienti dall’Alto Lario sono stati visti più volte sulla sponda destra della Valchiavenna e nel fondovalle. Sempre sul territorio di Samolaco e non lontanissimo da insediamenti abitati. Il report svizzero indica, infine, come nei primi tre mesi dell’anno non ci siano stati avvistamenti di orso.

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