Precipita nel vuoto, muore escursionista

Campodolcino È caduto per un centinaio di metri dal percorso che unisce l’Alpe Angeloga al Lago Nero

Tragedia in quota nella tarda mattinata di ieri a Campodolcino, nei pressi del rifugio Chiavenna all’Alpe Angeloga.

Un 65enne di Andalo Valtellino, Fausto Maglia, ha perso la vita precipitando da un sentiero: un volo terribile di un centinaio di metri, mentre si trovava sul percorso che unisce l’Alpe al Lago Nero, nella zona delle Bocchette.

Sembra che l’uomo fosse da solo nella zona per una passeggiata quando, per cause ancora in corso di accertamento, è scivolato precipitando nel vuoto. Le persone che si trovavo più in basso rispetto al punto dell’incidente si sono accorte di quello che era accaduto e hanno avvertito i soccorsi intorno alle 12,30. Per l’escursionista, però, non c’è stato nulla da fare, troppo gravi le lesioni subite precipitando nel vuoto per cento metri.

Sul posto si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso, decollato dalla base aerea di Caiolo, assieme alle squadre territoriali della Settima Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Cnsas, il Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, la Stazione di Madesimo, e i militari del Soccorso alpino Guardia di Finanza (Sagf) di Madesimo.

La notizia della morte di Fausto Maglia, vedovo in pensione, è giunta solo in serata al sindaco di Andalo Valtellino. «Sono incredulo, addolorato» si è limitato a dire, sinceramente scioccato, Juri Girolo, che conosceva personalmente il compaesano. In paese nel pomeriggio, nessuno era a conoscenza di quello che era accaduto a Maglia ela notizia si è diffusa solo sul tardi, la comunità è sotto shock.

La salma dello sfortunato escursionista, recuperata dai soccorritori, è stata ricomposta presso la camera mortuaria dell’ospedale di Chiavenna a disposizione dell’autorità giudiziaria. Già effettuata la ricognizione cadaverica, sembra non sarà necessaria l’autopsia. Se così fosse già domani il corpo potrà essere restituito ai famigliari, in particolare alla figlia, per le esequie.

Il precedente

Poco più di un anno fa, a giugno del 2021, nella stessa zona si era verificato un altro incidente mortale. Una donna di 48 anni di Colverde, in provincia di Como, Laura Bellandi, perse la vita dopo essere precipitata in un dirupo. La vittima era in compagnia di altre persone, fra cui un’escursionista di Ardenno, per un sopralluogo in alta Valle Spluga, per scegliere dei tracciati da proporre quell’estate a un gruppo di giovani degli oratori. Si trovava sul sentiero che dal Rifugio Chiavenna sale fino a 2391 metri del Passo Angeloga, pare volesse completare il percorso ad anello che arriva al Lago Nero, a 2200 metri di quota, ma ha imboccato il sentiero sbagliato e senza accorgersene è finita in un tratto impervio.

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