Passeggiata sul Mera
Anche Chiavenna
ha la sua attrazione

Chiavenna, percorribile da ieri la nuova passerella costata 900mila euro, la cui consegna è stata ritardata

Aperta da ieri mattina e nonostante il giorno feriale molti chiavennaschi l’hanno già percorsa: arrivato il tanto atteso momento per la passeggiata lungomera di Chiavenna e finalmente c’è stata la possibilità di conoscere un percorso che si pone come attrattiva turistica ma anche come via di collegamento tra il centro storico e la zona dei Raschi dedicato alle cosiddette “utenze deboli”.

Il tracciato che percorre tutta la sponda destra del fiume Mera tra il ponte su via Aldo Moro e quello di San Giovanni Nepomuceno. Si parte da via Aldo Moro risalendo verso il centro storico.

La passerella è in gran parte in Ecodrain, materiale all’avanguardia che consente di avere un drenaggio “pulito”, senza il rilascio di sostanze inquinanti. Solo le parti “sospese” del percorso, in sostanza dei ponti tra una sezione e l’altra, presentano una pavimentazione in assito. La pendenza è davvero minima, quasi impercettibile.

Si arriva al ponte lungo viale Consoli Chiavennaschi attraversando forse la parte meno bella dal punto di vista estetico del percorso. Più ci si avvicina al centro, con le sue case abbarbicate sul fiume, e più il panorama diventa bello.

All’altezza del ponte di viale Consoli c’è la gradinata di accesso dal parcheggio. Una serie di gradini che costituiscono indubbiamente un ostacolo per carrozzine e per chi ha difficoltà di deambulazione.

Le aree verdi sono a prato, e in questo caso sono ancora chiuse per consentire all’erba di attecchire, oppure coperte con un materiale truciolato ligneo decisamente gradevole. Si procede fino all’incrocio con il tratto di camminata preesistente. Realizzata dai privati quando è stato riqualificato il complesso residenziale denominato Meraviglie.

Qui c’è il secondo ostacolo. O meglio la seconda barriera architettonica che tanto ha fatto discutere in questi mesi. Il dislivello esistente tra i due tratti è stato affidato a degli scalini. L’impatto visivo sulla zona è eccezionale.

Complessivamente per percorrere tutto il percorso, costato circa 900 mila euro e finanziato da Fondazione Cariplo, non occorrono più di una decina di minuti.

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