Nuovi impianti, Skiarea Valchiavenna “rinuncia”

Madesimo Erano previste opere per 40 milioni, metà messi dalla Regione e metà dall’operatore privato. Il presidente Rotti: «Investimento per noi attualmente insostenibile». Si pensa a una rimodulazione dei costi

«Ringraziamo Regione Lombardia per la grande opportunità, ma attualmente Skiarea Valchiavenna non è in grado di affrontare un investimento della portata richiesta dal patto territoriale».

Riunioni frenetiche in queste settimane per cercare di trovare una quadra su quello che rappresenta il più grosso, ma ipotetico, investimento infrastrutturale degli ultimi decenni in Valchiavenna.

Quello che prevede la sostituzione degli impianti di risalita per il Groppera e per la Valle di Lei. Nei mesi scorsi era stato varato un patto territoriale con il quale Regione Lombardia metteva a disposizione il 49% dell’investimento totale previsto di 40 milioni.

Con la parte restante a carico della società che avrebbe partecipato al bando del project financing. Ovviamente Skiarea Valchiavenna, che gestisce già tutti gli impianti e le piste del comprensorio sciistico dik Vallespluga e Valle di Lei.

Le possibilità

«Abbiamo avuto parecchie riunioni del consiglio di amministrazione – spiega il presidente della società Mario Rotti – e purtroppo l’investimento richiesto è attualmente insostenibile per una società che fattura circa 7 milioni di euro annui. Stiamo pensando ad un’altra soluzione». O meglio due. La prima, che ovviamente viene ritenuta preferibile, prevede la rimodulazione del progetto a una cifra più bassa. Si parla di 30 milioni. Con la necessaria richiesta a Regione Lombardia di trasformare il patto territoriale in un finanziamento.

Sono in corso interlocuzioni a livello politico in tal senso, ma non basta: «Stiamo anche vagliando diversi preventivi – spiega Rotti – e in questi giorni contiamo di avere un quadro più preciso».

Il consiglio d’amministrazione

La seconda strada è il mantenimento in esercizio degli attuali impianti. Che ormai hanno 50 anni e richiedono comunque investimenti ingenti. Si parla di 5-6 milioni di euro da mettere sul piatto per garantire il rinnovo della concessione in futuro. Questa intricatissima situazione potrebbe avere dei riflessi già sulla prossima stagione. La voce circola a Madesimo ormai da alcuni giorni.

Si starebbe valutando la possibilità di tenere Groppera e Valle di Lei chiusi per il 2023-2024. Per problemi tecnici derivanti dalle difficoltà ad intervenire su impianti vetusti ma anche economici, visto che vengono richieste spese importanti su macchinari che potrebbero presto venire sostituiti: «Abbiamo ricevuto richieste di chiarimento in tal senso da parte degli sciatori – spiega Rotti – ma attualmente non possiamo ancora dare una risposta chiara. Servirà il consiglio di amministrazione già convocato per giovedì prossimo».

In quel momento si saprà qual’è l’orientamento della società pubblico-privata di Madesimo e cosa succederà alla stagione sciistica che prenderà il via non appena le condizioni di innevamento lo permetteranno. Tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Stagione che non è, ovviamente, in discussione ma che potrebbe vedere da un lato Skiarea all’avanguardia sul fronte dell’innevamento artificiale grazie al nuovo bacino di accumulo del Groppera ma privata di un pezzo importante.

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