Mera, problemi per i pesci a Gordona
Saranno rimossi i detriti delle frane

L’intervento Limo e sabbie sedimentano e creano spazi poco appetibili per la fauna.Stanziati 55mila euro dalla Comunità montana

Per i pesci del Mera gli interventi di “deframmentazione” del corso d’acqua previsti dal programma Geriko non bastano. Bisogna risolvere i problemi causati dal deposito di materiale presente nel tratto gordonese del fiume che attraversa la Valchiavenna. La Comunità montana della Valchiavenna corre ai ripari, stanziando 55 mila euro per asportare materiale, si tratta di sabbia, che si è andato depositando nel Mera nella zona tra le confluenze dei torrenti Mengasca e Boggia. «Successivamente alla frana del pizzo Cengalo e agli eventi alluvionali di giugno 2019 e luglio e agosto 2021, questo tratto di fiume ha evidenziato i problemi legati al trasporto solido di matrice fine, sabbie e limo, i quali tendono a sedimentare e creare pochi spazi appetibili per la fauna acquatica» spiegano dalla Cm. Bisogna, insomma, intervenire.

Lo si farà utilizzando i fondi che originariamente, si parla sempre dei programmi dell’Interreg Geriko, erano previsti per interventi sulle Merette. Il tutto parte da sopralluoghi congiunti effettuati da tecnici dell’ente comprensoriale e membri dell’Unione Pesca Sportiva della provincia di Sondrio. L’iter è già in stato decisamente avanzato. Anzi, concluso, visto che i lavori sono stati aggiudicati in questi giorni. Si potrà procedere, insomma, prima dell’arrivo della prossima estate. Una specifica attività del progetto, il WP 6.2 “Attività di deframmentazione del corridoio ecologico del fiume Mera” si è occupata di risolvere le situazioni più critiche attraverso la progettazione e costruzione di passaggi per pesci. Ma Geriko Mera è anche altro. Prosegue, infatti, l’iter dell’operazione più importante. Quella che dovrebbe portare alla stipula di un “Contratto di fiume” che determinerà le modalità operative da adottare, al di qua e al di là dal confine, per la gestione del corso d’acqua. Si parla di interventi nell’alveo ma anche di criteri per gli svasi dei bacini artificiali.

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