Medico missionario. Da Chiavenna al Senegal nel nome di padre Caligari

La storia della dottoressa Barbarah Guglielmana, originaria di Chiavenna medico a Pavia

Un medico volontario chiavennasco in Senegal sulla scia del missionario padre Eugenio Caligari. È la dottoressa Barbarah Guglielmana, in queste settimane nella regione di Casamance, nella parte sud-occidentale del Paese africano, operando con l’associazione Pavia Asti Senegal. Medico d’urgenza al Pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia, Guglielmana ha già all’attivo alcune missioni con Emergency in Sicilia a Siracusa e Augusta all’arrivo dei migranti e nelle acque internazionali per il salvataggio in mare dei migranti dei gommoni.

«Sto preparando da una vita questo viaggio in Africa - racconta Guglielmana dal Senegal -. Stavo per andarci nel 2018 ma mio padre era malato e decisi che il mio viaggio era stare accanto a lui. Ho aspettato fino a ora con questa associazione, che conosco da anni e che vede la partecipazione di diverse persone amiche, conosciute negli anni a Pavia».

«Il desiderio di andare in Africa portando un mio aiuto ha radici profonde seminate in me bambina diversi decenni fa dal missionario Padre Eugenio Caligari - aggiunge il medico -. Quando tornava dall’Africa era il vicino di casa dei miei nonni materni e diceva la messa in quel periodo nella chiesa con i due campanili di Loreto a Chiavenna e nella parrocchia di San Lorenzo. Talvolta, andavo a trovarlo a casa e in queste occasioni raccontava le sue esperienze in Uganda, raccontava dei bambini e delle scuole, delle alluvioni o delle guerriglie che li costringevano a spostarsi, delle sue messe tanto frequentate, ci raccontava di un bambino malato da curare o di un anziano povero. Ho studiato medicina per quello che le parole di Padre Eugenio mi trasmettevano, ho imparato da lui che abbiamo fratelli in ogni parte del mondo che ci vengono a trovare o che possiamo andare a trovare. E questo viaggio lo dedico proprio a lui e voglio pensarlo anche come un proseguimento del suo, come se stessi facendo un passo con lui e per lui».

Con altri cinque colleghi, Guglielmana si occupa del progetto della piroga sanitaria, trasportando farmaci e presidi sanitari lungo i fiumi, raggiungendo i villaggi sulle isole della zona con viaggi che partono anche all’alba. «Visitiamo i bimbi nelle classi - spiega la volontaria -. Compiamo una visita a ciascuno di loro con i maestri che ci forniscono la loro età, li pesiamo, controlliamo il loro livello di nutrizione dando supporti dove non sono adeguati, e controllando infezioni cutanee e dando nel caso la terapia. Compiamo anche visite agli adulti». Conosciuta anche come poetessa e artista con una sensibilità per i temi sociali, Guglielmana a Pavia è responsabile per i pazienti senza permesso di soggiorno che hanno diritto alle cure mediche.

Chi volesse sostenere economicamente la missione può farlo tramite www.cpas.it, l’Iban IT50M0306911336100000004791 con ntestazione CPAS Comitato Pavia Asti Sénégal o la mail: [email protected].

© RIPRODUZIONE RISERVATA