
(Foto di Foto d’archivio)
Candidati impegnati nelle prove di fine anno - Si inizia con il tema Insediate le 35 commissioni
Ci siamo: la fatidica (e tanto temuta) notte prima degli esami, tanto per citare lo strafamoso brano di Antonello Venditti, è ormai realtà per circa 1.300 candidati alla maturità 2023. Domani l’esercito di maturandi valtellinesi e valchiavennaschi ritornerà in aula, dove a valutare ognuno di loro ci sarà una delle 35 commissioni insediatesi ieri sul nostro territorio, coordinate da altrettanti presidenti da Bormio a Chiavenna.
In numeri è questa la fotografia dell’esame di Stato che, superati gli anni di pandemia, è ritornato nella sua formula originaria: due prove scritte con tracce redatte dal ministero dell’Istruzione e colloquio orale, nonché commissioni miste. Composte cioè da tre docenti interni (prof delle singole classi in questo anno scolastico) e tre esterni. Ovvero volti non noti, come quello del presidente.
La prima prova da affrontare è domani, mercoledì 21 giugno dalle 8,30. Si tratta del tema di italiano, per proseguire in rapida successione giovedì 22 giugno con il secondo scritto, specifico per ogni indirizzo scolastico. Prove, queste, le cui tracce sono già state decise a Roma, i cui contenuti potranno essere decriptati solo la mattina stessa dai presidenti attraverso un codice, in grado di aprire i file inviati in tempo reale dal ministero.
Sei sono le ore di tempo per la redazione del tema; varia invece da istituto a istituto, da indirizzo ad indirizzo la durata del secondo scritto.
Già ieri mattina le commissioni si sono messe al lavoro per dettare le regole e redigere il calendario delle operazioni, quali ad esempio affidare gli incarichi di vigilanza nel corso delle prove scritte, ma anche stabilire quali saranno i giorni riservati alle correzioni e ai colloqui orali. Tutte attività propedeutiche al regolare svolgimento dell’esame, che dovrebbe terminare entro i primi dieci giorni di luglio.
Per quanto riguarda la seconda prova i candidati del liceo scientifico si dovranno cimentare con lo scritto di matematica, di latino al liceo classico, di inglese al liceo linguistico, tanto per citarne alcuni.
Per la prova di italiano imperversa invece da giorni sul web il toto-tema, spesso però - così l’esperienza insegna - smentito dai fatti la mattina stessa dell’esame. Per la tipologia A, che è quella dell’analisi del testo, gli autori più papabili (e pare desiderati dagli studenti) che si trovano in Rete sono Gabriele D’Annunzio e Italo Svevo. Poi si pensa per le altre tipologie del tema ad anniversari importanti, che potrebbero essere stati scelti dal ministero. Per esempio i 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione oppure gli 80 anni dalla fine del Fascismo. Per la traccia di attualità c’è chi punta (e spera) sull’intelligenza artificiale e chi invece sul conflitto Russia-Ucraina tuttora in corso.
Si esclude la scomparsa di Silvio Berlusconi, in quanto avvenuta troppo a ridosso della data dell’esame.
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