Madesimo, crisi di nascite: «Così le scuole a rischio»

L’allarme Le minoranze hanno scritto a Comune e Comunità montana «A settembre l’asilo potrebbe chiudere e fra due anni tocca alle primarie»

«Se non si inverte la rotta, subito, rischiamo la chiusura di tutte le scuole nel giro di due anni». Questo, ma non solo questo, il campanello d’allarme lanciato nella lettera che i gruppi di minoranza composti dai consiglieri comunali di Madesimo Lorenzo De Monti, Patrizia Pilatti e Luisella Fumagalli hanno depositato in municipio e invitato per conoscenza alla Comunità montana della Valchiavenna. Una lettera definita come un «ulteriore tentativo di partecipare fattivamente alla costruzione del futuro del nostro paese attraverso il dialogo e la critica costruttiva».

I consiglieri fanno l’elenco delle cose che non vanno: «I’impellente necessità di decoro e cura del territorio sia per l’aspetto urbanistico sia ambientale, il preoccupante spopolamento e le conseguenze negative per comunità e turismo, l’esigenza di una strategia di sviluppo turistico per tornare a essere attrattivi e competitivi».

«L’aspetto più preoccupante riguarda la registrazione di un paese in veloce spopolamento. C’è il rischio che a settembre 2023 chiuda la scuola dell’infanzia e, se non si interviene immediatamente, tra due anni potrebbe toccare anche alla scuola primaria. I nostri adolescenti non hanno un luogo di ritrovo, ma ancora più grave è la mancanza di una politica giovanile: l’amministrazione non ha avanzato nessun progetto per i giovani e nemmeno ha sostenuto progetti proposti con l’obiettivo di dare ai giovani prospettive di futuro del e nel paese. Non vi sono, inoltre, politiche in atto per sostenere l’insediamento di nuove famiglie, di giovani famiglie».

«Un paese che non investe sui giovani non ha futuro, un’amministrazione con una comunità debole è debole essa stessa e una località turistica senza una comunità che le dà vita e identità è destinata al declino». Le minoranze chiedono un incontro urgente, ma mettono sul piatto anche qualche proposta: «Per ripopolare il paese crediamo sia di primaria importanza l’offerta di servizi. Tra quelli essenziali vi è sicuramente il potenziamento della sanità e della scuola. Riteniamo che le nostre scuole, dotate di un’offerta didattica di qualità, arricchita da progetti di natura linguistica, sportiva ed esperienziale unici e che la qualità di vita a Madesimo, sana e sicura per famiglie con bambini, siano da promuovere con forza».

«Di conseguenza riteniamo indispensabili sistemazioni convenzionate con prezzi accessibili per le famiglie giovani e per i pendolari, una riduzione del costo della vita, ad esempio diventando comunità energetica autonoma, nonché una politica di incentivazione dell’imprenditoria privata oltre alla creazione di agevolazioni economiche locali». «Il potenziamento della fibra ottica e l’offerta di servizi digitali. Siamo convinti che sia necessario attivare tutto quanto possibile per sostenere i cittadini che investono sul territorio e rivitalizzare la comunità con la collaborazione di tutte le realtà presenti per il raggiungimento di uno scopo comune».

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