Lupo, ieri mattina tre avvistamenti in Valchiavenna. «Dateci i dati reali»

Il caso A Chiavenna consegnate le 3.630 firme. I promotori: «In zona ci sono almeno 25 esemplari». In un video l’animale attraversa la 36 a Madesimo

«Dalla Provincia di Sondrio vogliamo dati chiari sulla presenza del lupo in valle. Li abbiamo chiesti due anni fa e non sono mai arrivati».

I numeri, l’elemento da cui partire per sviluppare qualsiasi ragionamento, perché la stima ufficiale non convince. Né il presidente della Comunità montana della Valchiavenna Davide Trussoni né i rappresentanti del “Comitato Valtellina e Valchiavenna Tutela persone e animali dai lupi” Mario Pighetti e Giusto Gianera, che ieri hanno consegnato all’ente comprensoriale le 3.630 firme raccolte finora. Secondo gli allevatori della valle gli esemplari di lupo presenti sarebbero 25-30 soltanto in Valchiavenna.

Sottostimato

Un dato che cozza con quella che fino ad ora è stata la stima ufficiale, che parla di un massimo di 8 capi: «Che i numeri non siano questi – ha commentato Trussoni – lo dimostrano gli avvistamenti di questi giorni. Nella mattinata di giovedì nelle stesse ore abbiamo avuto tre avvistamenti: sulla statale 36 tra Pianazzo e Madesimo, poi lungo la strada che da Campodolcino sale a Fraciscio (all’altezza della cappellina) e quindi nella zona di Prestone. Tre in una zona di pochi chilometri quadrati».

« Credo - aggiunge - che sia arrivato il momento in cui non si possa più minimizzare e nascondere la testa sotto la sabbia facendo finta che il problema non esista».

Le immagini

Il video che circola su Internet dell’avvistamento sulla statale 36 a Pianazzo è abbastanza impressionante. Il lupo si aggira, abbastanza spaesato, per la statale e ne risale un tratto, dal tornante dove c’è il bivio per Isola fino alla curva cieca che precede la galleria di Masesimo, con il rischio di essere investito da un camion. L’animale infatti attraversa improvvisamente la strada prima di scomparire nei prati sulla sinistra. A questi avvistamenti si aggiunge una segnalazione riguardante la località di Saranga, sponda sinistra dei monti di Piuro.

Spostamenti

Il lupo, insomma, come facilmente pronosticabile è arrivato anche in Val Bregaglia. «La situazione è grave – ha spiegato Gianera - . Non arrivo a dire che siamo in uno scenario di guerra, ma quasi». Una media di un paio di capi predati al giorno secondo Pighetti non è più sostenibile: «La nostra raccolta di firme, presto arriveremo a quattromila, dimostra l’attenzione del territorio per questo problema. Ci saranno altre iniziative, come un convegno che a Chiavenna che vedrà la partecipazione dei sindaci dell’arco alpino e una pubblicazione con i racconti degli allevatori. Ci fa piacere che anche altri territori si stiano muovendo nella stessa direzione».

Al Pirellone

Non è tutto. Trussoni ha annunciato che la consigliera regionale Silvana Snider porterà la questione all’attenzione degli assessori regionali ad Ambiente e Agricoltura. «Bisogna smetterla di nascondere la polvere sotto il tappeto e dire la verità. I numeri sono questi e sono impietosi - afferma - . Il rischio concreto è che si vada in tempi rapidi ad un abbandono delle attività di allevamento e progressivamente a quella delle attività agricole in montagna. Per il territorio sarebbe un disastro. Il lupo è un problema che va gestito. Non si capisce perché lo si faccia in Svizzera e non qui e non possiamo certo dire che gli svizzeri non siano attenti alla biodiversità».

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