
Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 20 Luglio 2015
Consorzi turistici, dibattito in Valle: «Un solo soggetto ma con due presidi»
Valchiavenna 2020 chiede unitarietà, la Comunità montana raccoglie l’invito:«Ma il territorio avrà più punti di riferimento»
Chiavenna
Il direttore del Consorzio turistico di Chiavenna Federico Scaramellini raccoglie il sasso lanciato dal docente universitario Guglielmo Scaramellini durante la conferenza sul progetto Aree Interne tenutasi sabato a Piuro. Il gruppo di Valchiavenna 2020, che da tempo sta studiando proposte da mettere sul tavolo in vista dell’auspicato arrivo dei milioni di euro di fondi europei, ha lanciato un appello: unire le forze nel settore del turismo e azzerare le divisioni. La situazione per la quale una valle di 25 mila abitanti ha due consorzi turistici, quello della Valchiavenna e quello di Madesimo, per Scaramellini non è sostenibile e sicuramente il docente ha trovato una sponda nel direttore del Consorzio Turistico Valchiavenna. «Per quanto ci riguarda - dice - è ovvio che sarebbe meglio avere un unico consorzio per tutta la valle. L’abbiamo sempre pensato. Già la situazione è complicata, avere due consorzi non aiuta».
Al di là di una fusione o meno, secondo Scaramellini è fondamentale una programmazione unica: «Pensare di non fare sistema tra una zona che lavora sul turismo per quattro mesi invernali e un mese e mezzo d’estate e il resto della valle, che ha un potenziale in gran parte ancora inespresso, in un momento come questo non sta in piedi. Penso a tutto il mercato potenziale, ad esempio, del bike. É ovvio che in un settore come questo la programmazione degli interventi deve essere unica. L’obiettivo deve essere quello di rendere la Valchiavenna, tutta la Valchiavenna, appetibile per dodici mesi all’anno».
Le prove tecniche di fusione sono lontane, insomma, e forse “politicamente” difficili da perseguire, visto che con il vecchio consorzio unico Madesimo ha sempre lamentato scarsa attenzione, ma la provocazione lanciata da Guglielmo Scaramellini non cade nel vuoto: «Come amministrazione di Madesimo prima e come Comunità Montana poi abbiamo detto che il nostro obiettivo è arrivare all’unione dei due consorzi – commenta l’assessore al turismo dell’ente comprensoriale Luca Tognotti -. Proprio durante gli incontri per le aree interne è apparso chiaro che i finanziamenti dovranno essere indirizzati a un unico soggetto. Si tratta di un percorso non facile, perché ci sono delle ovvie resistenze da entrambe le parti, ma che è nostra intenzione realizzare. L’idea è quella di avere due presidi, uno a Chiavenna e uno a Madesimo, ma un’unica entità». La difficoltà è anche legata alla natura delle due entità, che è di natura privata. Anche se finanziata in parte con fondi pubblici. Dal comune di Madesimo per il consorzio presieduto da Barnaba Della Torre, dai comuni e dalla Comunità Montana quello guidato da Franco Moro.
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