Condannato a quattro anni
per la morte di due ragazzi

Incidente mortale a Era di Samolaco di tre anni fa. L’automobilista che provocò l’incidentesi era messo al volante dopo un bicchiere di troppo e aveva assunto anche ecstasy

I due corpi erano stati estrattati con molta fatica dall’auto ormai ridotta a un ammasso di lamiere. Per i vigili del fuoco, infatti, non era stato semplice tagliare con le loro cesoie quello che restava della Toyota Yaris quasi accartocciata su se stessa.

In quell’incidente capitato il 30 marzo di tre anni fa lungo la strada provinciale Trivulzia, nei pressi di Era di Samolaco, sul lungo rettilineo che porta verso San Pietro, avevano perso la vita Federico Cerletti, commerciante di 23 anni di Mese, e Francesca Geronimi, 19 anni, di San Giacomo Filippo.

L’ultima udienza

Ieri mattina si è concluso il processo che vedeva come imputato Davide Griggi, classe 1993 residente a Piuro, il giovane che era alla guida della Bmw X3 che quel tragico giorno si era scontrata con la Toyota: il giudice Pietro Della Pona ha condannato l’imputato a quattro anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali e alla revoca della patente.

Secondo l’accusa, Davide Griggi quella notte si era messo al volante dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo: gli esami del sangue fatti all’ospedale di Sondalo, infatti, avevano evidenziato un tasso alcolemico pari a un grammo/litro. Non solo: aveva assunto anche dell’ecstasy e in aggiunta stava procedendo a una velocità di marcia superiore a quella che era consentita in quel tratto: 125 chilometri orari rispetto ai 90 chilometri previsti.

Questa la ricostruzione dei fatti: l’incidente era avvenuto poco prima dell’una. Griggi stava procedendo lungo la direzione di marcia Chiavenna-Novate Mezzola quando aveva invaso l’altra corsia sulla quale stava arrivando un’altra auto, la Yaris guidata da Federico Cerletti, che aveva al suo fianco Francesca Geronimi. L’impatto tra i due mezzi era stato violento e le lesioni riportate dai due ragazzi erano state talmente gravi da provocarne la morte quasi immediata.

Le indagini erano state coordinate dal sostituto procuratore Luisa Russo e ieri si è arrivata alla condanna dell’imputato a quattro anni con per omicidio stradale. Il giudice ha assolto Griggi per i reati “distinti” della guida in stato d’ebbrezza e sotto l’uso di sostanze psicotrope, ritenendole da considerarsi aggravanti del capo di imputazione più grave.

«Giustizia non è stata fatta» è l’unico commento che arriva dalla famiglia di Francesca Geronimi, che per il momento ha preferito non entrare nel merito della sentenza.

Il torneo benefico

La morte così tragica di questi due ragazzi e le modalità con cui era avvenuta avevano profondamente scosso le comunità nelle quali vivevano e non solo. In loro onore, infatti, viene organizzato dagli amici un torneo benefico, il memorial “Cianfri&Chicco”, sempre molto partecipato, il cui ricavato viene sempre devoluto a fini benefici.

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