Colonie di gatti, la guerra per il cibo
«I privati ci impediscono di nutrirli»

Lo denunciano i volontari che con il supporto dell’Ats si occupano dei felini

Colonie feline registrate con la maggior parte degli esemplari, ma non tutti, già sterilizzati per evitare che la situazione demografica degeneri nel giro di un paio d’anni. Fin qui tutto bene, ma i problemi che i volontari che quotidianamente si recano sul posto e nutrono i gatti randagi sono ben altri.

La segnalazione riguarda la presenza di due colonie in via Saliceto a Chiavenna, ma il ragionamento dei volontari è estendibile a tante altre situazioni presenti sul territorio della Valchiavenna. Volontari che fanno di tutto per mettere in sicurezza i gatti ed evitare situazioni di degrado, ma che spesso devono scontrarsi con la rigidità delle regole e la scarsa comprensione del vicinato: «In via Saliceto - spiegano sconfortati i volontari - esistono due colonie di gatti, che con il supporto dell’Ats sono state riconosciute ufficialmente e avviate alla sterilizzazione. Secondo quanto previsto dalle norme ci stiamo occupando di nutrirli, ma qui sono cominciati i problemi». Se qualche vicino vede di buon occhio l’intervento, che ha notevolmente migliorato la situazione rispetto a pochi mesi fa, se non altro dal punto di vista del decoro della zona, altri hanno lanciato una vera e propria crociata contro i “gattari”. Alcuni prendendoli a male parole, altri affiggendo un cartello sulla rete del proprio muretto in cui si intima di non appoggiarci niente.

«Vorremmo far capire a queste persone che quanto facciamo è previsto dalla legge e che se non ci fosse stato il nostro intervento la situazione sarebbe ben peggiore, sia per lo sporco sia per la possibilità che il numero dei gatti esploda nel giro di poco tempo». Ma c’è anche altro. Oltre all’ostracismo di alcuni vicini ci si scontra con regole che sembrano avere poco senso. La legge vieta in modo esplicito di spostare o allontanare i gatti dalla propria colonia. Se anche i volontari dovessero trovare persone disposte a farsi carico dei gatti e farli diventare domestici non potrebbero: «Eppure questo contribuirebbe non poco a migliorare la situazione. C’è anche un altro aspetto: l’Ats garantisce la sterilizzazione chirurgica ma non la vaccinazione». E i vaccini sono fondamentali per impedire che i gatti si ammalino di Fiv o Felv. In pratica l’Aids e la leucemia dei gatti. Non pericolose per l’uomo ma altamente infettive tra i gatti. Il risultato è che le colonie potrebbero infettarsi rapidamente, e la morte del gatto per queste due malattie è veramente straziante, e altrettanto rapidamente infettare gatti domestici a cui viene consentito di uscire di casa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA