Colletta alimentare. «Un aiuto concreto
per chi ha bisogno»

Solidarietà Coinvolti volontari e anche gli alunni in 94 esercizi commerciali della provincia. Generi di prima necessità a favore a di varie realtà

C’è chi subito ha proteso la mano per ricevere la busta della spesa arancione con il logo della Fondazione Banco alimentare perché già sapeva della “Giornata nazionale della Colletta alimentare”, chi ha ascoltato l’invito dei volontari a partecipare e ha ricevuto le indicazioni per cosa acquistare, poi qualcuno che apparentemente senza voglia ha accolto la proposta, altri che l’hanno rifiutata.

Coinvolgimento

Ma per tutti è parso chiaro che ieri si stesse facendo qualcosa di concreto per chi è povero e ha bisogno di sostegno materiale che, nel nostro territorio provinciale passa attraverso una decina di realtà di volontariato che sono partner del Banco alimentare.

Quanto raccolto in 94 esercizi commerciali di Valtellina e Valchiavenna, infatti, sarà distribuito all’Associazione Comunità Il Gabbiano nelle sedi di Colico, Morbegno e Tirano, alla Fondazione Casa di riposo Ambrosetti di Morbegno, all’Associazione amici di Vita nuova e al Banco di solidarietà Non di solo pane di Sondrio, alla Cooperativa sociale Villa Volusia di Colico, a Sol.Co di Sondrio, al Centro Rita Tonoli delle Minime oblate a Traona, alle Caritas parrocchiali di Mese, Morbegno e Tirano, all’Opera Don Guanella di Dubino al comitato di Sondrio della Croce rossa italiana.

Come accade da oltre 25 anni, sono state migliaia le persone che, recandosi a fare la spesa, hanno scelto di acquistare qualcosa da donare a chi è povero. Soprattutto olio, verdure e legumi in scatola, polpa e passata di pomodoro, tonno e carne in scatola e alimenti per l’infanzia. Poi consegnati alle penne nere dell’Associazione nazionale alpini e a centinaia di volontari, identificabili con la loro pettorina, che si sono spesi per la raccolta.

All’Iperal del capoluogo, in via Vanoni, per tutto il giorno si sono alternati i giovani degli oratori della Comunità pastorale, ma tra chi ha scelto di offrire qualche ora del proprio tempo come volontario non sono mancate classi scolastiche. Come quella dell’Itis Mattei accompagnata dal professor Francesco Fontana. «Il nostro istituto - ha evidenziato - tra i vari progetti ha anche quello “scuola e volontariato”, che serve per dedicare i propri sforzi e le proprie energie ad attività a fini di bene. Così abbiamo voluto dedicare l’ora di Religione per venire ad aiutare chi ha bisogno».

Impressioni

Felici i giovani che hanno sostenuto la “Colletta”. «Mi sembra un’ottima iniziativa - ha affermato Francesca a nome anche degli altri studenti dell’Itis - mi aspettavo che meno persone sarebbero state disponibili».

Anche gli alunni delle medie delle Scuole Pio XII hanno partecipato alla “Colletta”. «Abbiamo proposto ai ragazzi di seconda e terza media di aderire a questa giornata di volontariato, convinti che l’educazione alla cittadinanza attiva deve essere concreta, non fatta sui libri - ha sottolineato la dirigente Francesca Cannizzaro -. Quindi, nel corso dell’anno, proponiamo sempre delle “officine” in cui si va a fare esperienza diretta, insieme con i propri insegnanti, di volontariato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA