
Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 27 Settembre 2023
Caos treni, dove sono finiti quelli nuovi?
Ferrovie Ogni giorno guasti e problemi. Fedele (Cisl): «Era stato annunciato che nel 2023 arrivavano i “Donizetti”. «Gli ultimi introdotti sono stati i Coradia, ormai dieci anni fa. Ma ormai non garantiscono più l’affidabilità»

Se tutto fosse andato per il verso giusto, sulla direttrice Milano-Sondrio-Tirano fin dallo scorso giugno sarebbero dovuti circolare i nuovi “Donizetti” a media capacità, in sostituzione delle storiche carrozze MD (leggasi “media distanza”) in servizio dagli anni Ottanta.
Grandi disagi
Così prevedeva l’accordo, sottoscritto nei primi mesi del 2021 tra il gruppo Ferrovienord e la francese Alstom, l’azienda individuata da Regione Lombardia per la realizzazione del materiale rotabile. Già operativi dall’ottobre 2020 per il tratto della R13 Lecco-Sondrio e della R11 Colico Chiavenna – linea, peraltro, ora completamente coperta da questa tipologia di convogli –, i nuovi treni avrebbero contribuito non poco a limitare i notevoli e numerosi disagi di cui stiamo dando notizia proprio in questi giorni.
Peccato, tuttavia, che col passare del tempo i patti iniziali siano rimasti tali soltanto sulla carta. È ciò che denuncia Michele Fedele, coordinatore del settore trasporti della Cisl di Sondrio. «Che fine ha fatto la promessa della sostituzione dei treni in circolazione ora, che hanno almeno quarant’anni, con i nuovi “Donizetti”? A oggi, com’è evidente, di questa tipologia di convogli non c’è neanche l’ombra per quanto riguarda la linea ferroviaria tra Tirano e Milano». Nel caso della RE8, infatti, la più recente innovazione in quanto a materiale rotabile risale ormai a dieci anni fa. «Dopo aver introdotto, nel 2014, i Coradia Meridian (gli elettrotreni articolati che attualmente collegano la Valle al capoluogo lombardo in alternativa alle carrozze MD, nda), nulla è stato più fatto. È chiaro, insomma, che non si può andare avanti così».
E non si tratta soltanto di una questione di sostituzione. «Purtroppo, la manutenzione dei treni spesso lascia a desiderare e non è costante.
Anche i più recenti Coradia iniziano a dare qualche segno di cedimento», non riuscendo più a garantire – nella maggior parte dei casi – quel tasso di affidabilità che caratterizza il “Donizetti”.
«Fino a questo momento – prosegue Fedele – come Cisl abbiamo chiesto più volte l’istituzione di un tavolo tecnico per monitorare la situazione. Siamo arrivati a un punto per il quale serve semmai un tavolo di crisi, visto il disastro che stiamo registrando».
Ciò che sottolinea il sindacalista è la «mancanza di risposte certe sul tipo di interventi che interesseranno la provincia di Sondrio da qui ai prossimi anni: a Rfi e Trenord chiediamo di dirci, a livello tecnico, a cosa andremo incontro».
Servono sottopassi
Oltre alla necessità di un chiarimento in merito all’introduzione dei nuovi convogli – che, allo stato attuale, dovrebbero arrivare per il 2025, appena in tempo per le Olimpiadi –, Fedele riflette sul «piano di rimozione dei passaggi a livello, la fonte più comune di guasti sulla linea. Un programma di eliminazione, da parte di Ferrovie dello Stato, è partito fin dagli anni Novanta: peccato che, nel nostro caso, si sia iniziato a parlarne soltanto ora, in prossimità dei Giochi invernali».
Peraltro, «sopprimerli non significa soltanto togliere le sbarre, ma vuol dire realizzare sottopassi e altre opere. Con i tempi che si stanno accorciando terribilmente, non oso pensare cosa succederà sulla Ss38 nel 2024 e nel 2025», conclude.
© RIPRODUZIONE RISERVATA