Campodolcino, Il limite c’è, ma nessuno lo rispetta: «Servirebbe anche qui l’autovelox»

Campodolcino Proteste per la velocità delle auto sulla statale 36 tra Prestone e Pietra. «Le auto sfrecciano tra le case anche oltre gli 80 all’ora, e i pedoni sono totalmente indifesi»

Fari puntati sul lungo rettilineo della statale 36 che a Campodolcino porta da Prestone alla frazione di Pietra. Oltre un chilometro di strada sostanzialmente dritta, le curve ci sono ma certo non creano problemi a chi è al volante, che secondo le lamentele che circolano in questi giorni sono diventate un percorso da Formula 1.

Il problema è ancora una volta l’eccessiva velocità in un tratto di statale che corre tra le case, spesso affacciate alla carrozzabile e senza un vero e proprio marciapiede, e sul quale il limite è da sempre fissato a 50 chilometri orari. Il problema della velocità nei centri abitati non è certo una novità per la viabilità maggiore della Valchiavenna.

Tutti ricordano le lamentele del sindaco di Prata Camportaccio per la situazione a San Cassiano, quelle degli abitanti di Piuro e Villa di Chiavenna, decisamente legate al transito dei frontalieri e dei vacanzieri nei fine settimana estivi, e le contromisure drastiche introdotte con il tanto discusso autovelox di via Volta da parte di Chiavenna per il tratto conclusivo della provinciale Trivulzia. A Campodolcino la situazione non appare essere troppo diversa. E ora scatta la protesta con un’ipotesi di raccolta firme da inviare all’amministrazione comunale.

Amministrazione che, per la verità, non può moltissimo. Sicuramente non può, come chiesto da qualcuno, mettere dei dossi o proporre ad Anas di metterli. I dossi sono una misura che sulle statali non ottiene mai il via libera per motivi di sicurezza. Il dibattito è sbarcato, ovviamente, su Internet.

Dove ognuno ha la sua ricetta, come sempre: «Mi auguro che non si debba attendere il primo morto per ridurre le smanie velocistiche dei molti automobilisti che percorrono il centro abitato di Prestone e Pietra a 70-80 all’ora e sovente anche più - commenta Carlo sulla pagina “Sei di Campodolcino se..” - . Forse basterebbe aumentare il numero delle strisce pedonali, segnalarle più efficacemente con i cartelli del caso, illuminarle nottetempo e renderle più visibili con la vernice rossa».

Una soluzione minimale. C’è chi propone le “maniere forti”. Cioè l’impianto fisso di rilevazione della velocità: «L’occasione buona per aiutare le casse comunali e investire nei servizi per la comunità» commenta Roberto. Da più parti è stato sottolineato come una situazione analoga si stia verificando anche sul rettilineo verso l’Acquamerla. Siamo all’uscita da Campodolcino, lungo la provinciale di Isola. Dove, per fortuna, le abitazioni a bordo strada sono decisamente meno.

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