Cade dal trattore per un malore e muore

Samolaco Serafino Andreoli, 56 anni di Somaggia, ieri alle 6 di mattina era al lavoro con sua moglie Elvina

Stava lavorando nella sua azienda agricola ed era a bordo del trattore, all’improvviso ha avuto un malore ed è caduto dal mezzo, è rimasto a terra privo di vita e lì, poco dopo, lo ha trovato la moglie. La frazione Somaggia di Samolaco sotto choc per l’improvvisa morte di Serafino Andreoli, 56enne del posto, gran lavoratore apprezzato da tutta la comunità.

Al lavoro all’alba

La morte risale alle prime ore di ieri mattina. Andreoli e la moglie Elvina come ogni giorno, anche di domenica, si erano recati nella loro azienda, la “Cascina Andreoli” in via Poiat, per lavorare e prendersi cura degli animali. La donna era nella stalla e stava mungendo le mucche, mentre il marito aveva appena preso il trattore.

Probabilmente poco dopo averlo messo in moto ed essere partito si è sentito male ed è caduto dal mezzo agricolo a pochi passi dall’ingresso della stalla. Il trattore, però, ha continuato per qualche metro la sua “corsa”, poi si è schiantato contro un silos di quelli che contengono i mangimi per gli animali.

Quando la moglie è uscita dalla stalla, forse dopo aver sentito il rumore del trattore per l’incidente, ha trovato il 56enne privo di conoscenza a terra e ha subito lanciato l’allarme. Erano le 6 di ieri mattina quando sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma al loro arrivo per l’agricoltore non c’era niente da fare, è morto probabilmente sul colpo, colpito da quello che sembra essere stato un infarto. Serafino Andreoli, infatti, era cardiopatico e in passato era stato sottoposto a più di un intervento a cuore aperto.

I soccorsi

Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Chiavenna, chiamati ora ad accertare cosa sia successo.

Inizialmente, infatti, si era ipotizzato anche che il 56enne potesse aver avuto un incidente con il trattore e che questo, ribaltandosi su se stesso, lo avesse schiacciato, causandogli traumi che lo avevano ucciso. Ipotesi che però sembra essere stata ormai esclusa, ma solo l’autopsia, che dovrebbe essere disposta nelle prossime ore dalla Procura di Sondrio, potrà confermare con certezza che la morte dell’uomo è stata causata da un malore. Terminato l’esame autoptico verrà concesso il nulla osta alla sepoltura e potranno essere organizzati i funerali.

Il cordoglio della comunità

Un’azienda storica quella guidata da Serafino Andreoli e dalla moglie, e per questo motivo il 56enne era molto conosciuto e apprezzato sia a Somaggia che nelle altre zone di Samolaco. Oltre alla moglie, lascia tre figli, due maschi e una femmina.

«Siamo vicini ai familiari di Serafino Andreoli, colpiti da questa improvvisa e terribile perdita - le parole del sindaco di Samolaco, Michele Rossi -. Tutta la comunità abbraccia e si stringe alla moglie e ai tre figli. Serafino era un brav’uomo che ha trascorso tutta la vita lavorando, un grande lavoratore Esprimo le mie più sentite condoglianze a nome di tutta la comunità».

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