Boato dal ghiacciaio, paura in Valle Spluga

Maltempo Probabilmente c’è stato un distacco dal Ferré a Montespluga, i torrenti si sono ingrossati. Non è stato possibile salire in elicottero. In Bregaglia cantonale del Maloja interrotta per una frana a Stampa

L’ondata di maltempo attesa nel tardo pomeriggio di ieri, il segno, lo ha lasciato, in provincia di Sondrio. Gli interventi dei Vigili del fuoco, si sono concentrati dalle 17 in alta Valle Spluga, oltre che in Bassa Valtellina nella zona di Piantedoper alberi abbattuti, nel Colichese sempre per alberi finiti lungo la provinciale e nell’Alto lago di Como.

In Alta Valle Spluga è scattata la massima allerta per il sospetto distacco di un blocco di ghiaccio dal Ferrè, situato a 3.103 metri di quota, in posizione dominante su Montespluga, nel territorio comunale di Madesimo.

Sopra Montespluga

Lassù, ma anche più in basso lungo la vallata, intorno alle 17, si è avvertito un forte boato e c’è chi, da Montespluga, ha segnalato ai Vigili del fuoco un movimento all’altezza del ghiacciaio: da qui il sospetto che sia stato un lastrone di ghiaccio a piombare a valle.

I Vigili del fuoco di Sondrio hanno attivato i colleghi di Mese e i volontari di Madesimo, coordinati da Stefano Vavassori, che hanno perlustrato l’intera zona. Hanno effettuato un sopralluogo sul Liro, ma anche sul suo reticolo idrico minore, in particolare sullo Schisarolo che scende dal Ferrè e che si era parecchio ingrossato e presentava una colorazione limacciosa, tipica del distacco di ghiaccio più che dello smottamento di terra.

«Purtroppo gli elicotteri non possono alzarsi in volo per effettuare sopralluoghi aerei - ci hanno riferito i Vigili del fuoco - per via del maltempo e della nebbia, per cui possiamo monitorare la situazione solo da terra. Per questo al momento, parliamo di un presunto distacco di ghiaccio, perché non possiamo esserne del tutto sicuri. Non ci sarebbero stati danni alle persone, nel senso che tutti coloro che erano fuori in escursione e che partivano dai rifugi della zona sono già rientrati alla base. Ma non sappiamo se ci fossero altre persone sul versante non fisse nei rifugi».

Speriamo di no, anche se rimane l’allerta per l’evolversi della situazione nelle prossime ore. Il maltempo infatti è previsto fino a domani con l’allerta meteo arancione per rischio idrogeologico da questa mattina alle 6 in Valchiavenna, Media e Bassa Valtellina e in Alta Valtellina.

Quanto accaduto non stupisce gli albergatori di Montespluga secondo i quali «tutti i nostri ghiacciai si stanno sciogliendo come neve al sole, ormai - ci hanno detto dal Posta -, per cui non è una novità. Oggi però avevamo talmente tanta gente all’interno del locale che non abbiamo sentito nessun botto».

Oltre confine

Problemi, sempre nel pomeriggio di ieri, anche in Bregaglia per l’ennesimo smottamento verificatosi a Stampa, a pochi chilometri dal confine italo-elvetico.

Sassi e fango sono finiti sulla cantonale del Maloja - la strada dei frontalieri, oltre che dei turisti- rendendo del tutto inagibile il tratto in centro paese. Nessun danno alle persone, ma gran lavoro per liberare il più presto possibile la sede stradale dai detriti e dalla mota in modo da permettere il ritorno alla normalità della circolazione.

Lunghe colonne di auto si sono formate in uscita, perché numerosi sono stati i lavoratori frontalieri finiti nell’ingorgo dopo aver già subito uno stop più sopra, a Sils Maria, per un incidente stradale. Intorno alle 19 le auto hanno cominciato a passare e la coda prodottasi si è smaltita. Si è invece ingrossato il Mera.

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