Avvistati altri due lupi
vicino al passo di Fraele
«Pericoli per gli animali»

Predatori L’allarme per gli allevatori dell’associazione Pro Patrimonio Montano che ha visto gli esemplari

Avvistati altri due lupi vicino al passo di Fraele «Pericoli per gli animali»

Ancora un avvistamento di lupi in provincia di Sondrio, questa volta in Alta Valtellina. A segnalare la presenza di due esemplari nella zona del passo di Fraele, nel territorio comunale di Valdidentro, è l’associazione Pro Patrimonio Montano, rete alpina che si occupa della conservazione del patrimonio delle montagne e, in particolare, delle razze alpine in via di estinzione. Nel condividere la segnalazione di avvistamenti, infatti, i responsabili raccomandano attenzione agli allevatori perché, anche se al momento non sembra risultino predazioni, la guardia deve restare alta.

«Si segnala l’avvistamento di due lupi località Passo Fraele Valdidentro – si legge sulla pagina Facebook -. Per allevatori ed ai residenti consigliamo di prestare attenzione agli animali domestici».

In Alta Valtellina sono state segnalate predazioni meno di tre mesi fa sempre nel territorio del Parco dello Stelvio, ma in Valfurva. In quell’occasione dal Parco avevano comunicato: «Da tempo abbiamo verificato la presenza sporadica, ancorché per periodi prolungati, di lupi sul territorio e abbiamo accertato diverse predazioni, ma di fatto non abbiamo mai registrato fino ad ora, con nessuno strumento di monitoraggio a nostra disposizione (fototrappole, segni di presenza, segnalazioni) la presenza di un branco stabile».

Un’altra zona “calda” è certamente la Valchiavenna,gli ultimi avvistamenti in questi giorni tra Samolaco e Prata Camportaccio, senza dimenticare l’emblematico caso del lupo trovato impiccato sul cartello stradale di Era di Samolaco.

«Ricordiamo bene l’indignazione della gente e l’isolamento degli allevatori che seppure nei loro consessi privati difendevano e giustificavano quel gesto – afferma l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente -. Ma non è bastato a farli recedere da quello che è il loro vero scopo: sterminare lupi e cinghiali».

«Sì, sterminarli, perché quando in violazione delle norme nazionali ed europee sono le stesse autorità locali, in modo particolare quelli della locale Comunità montana, vanno in televisione a dichiarare, non si sa su quali basi scientifiche, che i lupi non sono animali da proteggere è chiaro che dietro non c’è solo qualche allevatore esasperato ma una volontà specifica di far passare questo messaggio di morte – proseguono, riferendosi alle recenti dichiarazioni del presidente della Cm, Davide Trussoni. Ci sono altri sistemi e a dirlo non è un manipolo di animalisti estremisti ma di esperti a livello internazionale. I problemi, in particolare a livello ambientale, per quella parte della provincia di Sondrio sono ben altri e molti ancora oggi nascosti proprio nelle vicinanze di quelle località. Se la gente che ci vive ed i turisti li conoscessero fino in fondo avrebbero la chiara percezione che i lupi sono tutt’altro che un problema, ma una vera e propria risorsa».

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