«Ai turisti manca la guardia medica»

Valmalenco Pinna, del Consorzio: «Non ci interrogano sulla salute dei ghiacciai, sono anziani e pensano alla loro»

«Più che chiederci informazioni circa la praticabilità dell’alta quota in questo periodo di disgelo straordinario dei ghiacciai, i nostri turisti-tipo, del mese di luglio, che sono anziani, ci chiedono se è attivo il servizio di guardia medica turistica, e quando si sentono dire che non c’è, non sono neanche un po’ soddisfatti. È un problema grosso, questo, generalizzato, su tutta la provincia di Sondrio».

Salute prioritaria

A dirlo è Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco, cui ci siamo rivolti per sapere se, il tema della praticabilità dell’alta montagna, era nelle richieste dei turisti che hanno scelto, quest’estate, la Valmalenco.

«Informazioni ci vengono chieste da persone che vogliono raggiungere il Fellaria, questo sì - puntualizza Pinna -, e sempre diciamo di osservare le regole e la massima prudenza, però in questo periodo in valle ci sono soprattutto i nonni, per i quali, quel che conta è avere la sicurezza della presenza del medico loro dedicato, che, invece, non c’è».

E a fargli eco, dall’altro capo della provincia, è Roberto Milanesi, direttore del Consorzio turistico di Madesimo, che, pure, rileva esserci una forte preoccupazione, fra i turisti, circa l’assenza di un presidio medico dedicato. «E’ un argomento molto sentito, a Madesimo, tant’è che, periodicamente, anche sui social, il tema ritorna alla ribalta - dice -. Purtroppo, il servizio manca, qui come altrove, per cui si generano dei problemi non indifferenti, nei picchi di presenze turistiche».

Perché Madesimo ha 545 abitanti, ma, durante i picchi turistici, si arriva anche a 12-15mila.

Mancano i candidati

«So che il sindaco, Daniela Pilatti (che non è stato possibile raggiungere telefonicamente, nda) - dice Milanesi -, si sta occupando convintamente del problema e sta cercando, in assenza di altre possibili soluzioni di allestire un presidio medico privato, in paese. Ma non è cosa facile, neppure questa, perché si tratta di individuare i professionisti che lo presiedano e non c’è abbondanza neanche sul libero mercato».

Una soluzione analoga, per Madesimo e Campodolcino, era stata trovata, addirittura vent’anni fa, ai tempi dell’amministrazione di Paolo Raineri, per il presidio pediatrico.

«I due Comuni, di Madesimo e Campodolcino, a loro spese - ricorda Enrica Guanella, sindaco di Campodolcino - garantiscono, da allora, l’ambulatorio pediatrico per i residenti di età compresa fra 0 e 14 anni, due giorni alla settimana, a settimane alterne, sui due territori, e ne possono usufruire, pagando 35 euro a visita, anche i non residenti. Dopodiché è vero che manca la guardia medica turistica, ed è un problema, però, al momento, una soluzione non è stato possibile trovarla. So che Ats si sta adoperando in tutti i modi, senza riuscirvi perché non si trovano medici, però, per quanto ci riguarda, quanto meno, possiamo contare su un servizio di elisoccorso h 24, sulla presenza del presidio quotidiano di Croce Rossa proprio a Campodolcino, e abbiamo l’ospedale a 15-20 minuti. Non siamo messi proprio così male».

Dopodiché, il sindaco Guanella, confida, in una veloce attivazione dei servizi di telemedicina.

«Secondo me, il futuro, è quello - dice -. Perché poter avere, a Campodolcino, come altrove, dei punti dove poter effettuare un cardiogramma o un altro esame leggibile, a stretto giro di posta, a distanza, è sicuramente importante, e lo stesso dicasi per le visite mediche. Non vedo altre grandi possibilità, perché, ormai, non ci sono più medici. Tutti i settori professionali, è noto, sono in grande sofferenza».

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