Villa di Tirano: «Sorgenti a secco. Uso responsabile o si deve razionare»

Villa di Tirano Il sindaco Marantelli, primo in provincia a emettere una ordinanza che invita alla moderazione. «L’acqua c’è ancora, ma è meglio sensibilizzare prima»

Carenza di acqua: i sindaci della provincia di Sondrio cominciano a parlare di razionamenti. Tra i primi Comuni a diffondere un avviso in tal senso c’è Villa di Tirano.

Nell’avviso alla cittadinanza relativo al problema della carenza idrica nel territorio comunale, infatti, si scrive che: «A causa delle persistenti sfavorevoli condizioni meteo e climatiche, caratterizzate da perdurante scarsità di precipitazioni, si sta verificando un’importante criticità idrica e una rilevante ulteriore riduzione dell’apporto idrico dalle sorgenti e che questa preoccupante situazione può provocare gravi disagi e inconvenienti di natura igienico-sanitaria per la popolazione».

L’avviso richiama l’ordinanza sindacale del 19 luglio scorso che vieta il prelievo e il consumo di acqua potabile per l’irrigazione e l’innaffiatura di orti, giardini e prati, il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il lavaggio di veicoli privati, il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine, anche se dotate di impianto di riciclo dell’acqua, e tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e igienico.

Ma si va oltre. Per la prima volta, infatti, di chiede alla cittadinanza «collaborazione, senso di responsabilità e consapevolezza, affinché utilizzino con criterio l’acqua per le proprie necessità evitando gli usi non indispensabili in questo momento di criticità». Infine, l’avviso che «in caso di ulteriore carenza di acqua potabile potrebbe verificarsi il razionamento della stessa».

«Al momento l’acqua c’è ancora - precisa il sindaco di Villa di Tirano, Franco Marantelli - ma preferiamo mettere le mani avanti, perché nel nostro comune, così come nella maggior parte dei paesi della provincia di Sondrio, quello della carenza idrica è un problema concreto. Con questo avviso non vogliamo fare altro che sensibilizzare ulteriormente la popolazione su questa criticità e avvisare che, se non verranno utilizzati comportamenti corretti e risparmiosi, il rischio concreto è che l’acqua potabile non ci sia più e si debba ricorrere a provvedimenti importanti come, ad esempio, il razionamento dell’acqua».

Un problema che, senza dubbio, riguarda quasi tutto il territorio della provincia di Sondrio, e in molti Comuni sono state adottate ordinanze di divieto dell’uso di acqua per determinati utilizzi come, appunto, l’irrigazione di prati o il lavaggio di piazzali e auto. Quello di Villa di Tirano, però, è il primo vero e ufficiale invito alla cittadinanza a moderare l’utilizzo della risorsa idrica ai soli fini essenziali prospettando un possibile, forse probabile, razionamento nell’immediato futuro.

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