Uno Ski stadium che abbraccerà Bormio

Presentato lo studio di fattibilità Strutture funzionali e leggere realizzate utilizzando il legno e il sasso. Nuovo confronto con gli operatori. Il Comune: «Un’area più aperta e in grado di rispondere ai diversi utilizzi»

Un anfiteatro naturale per “abbracciare” Bormio e la parte finale della pista Stelvio, liberando spazi e creando strutture funzionali e leggere, non impattanti, utilizzando come materiali privilegiati legno e sasso.

Quasi 13 milioni di euro

Questo il filo conduttore dello studio di fattibilità – a firma di DebiasioProgetti di Belluno - relativo al nuovo Ski stadium di Bormio presentato questa settimana agli operatori dall’amministrazione comunale guidata da Silvia Cavazzi, un progetto di circa 13 milioni di euro (il budget è per la precisione di 12.955.000 euro) che prevede, al posto delle attuali tribune, dello stabile che ospita l’ex stazione di partenza della cabinovia Fuseb e della casa “Rocca”, che troverà posto altrove, una nuova e agevole struttura per le tribune, a forma di tempietto, ben inserita nel contesto naturale circostante, ariosa e caratterizzata da ampie vetrate unitamente a un’area dedicata all’hospitality in uno stabile meno invasivo, con una balaustra in vetro e un’ampia visibilità.

«Ci siamo nuovamente confrontati (la prima raccolta di pareri era stata effettuata nel luglio scorso, ndr) con gli operatori del settore – ha evidenziato il primo cittadino – per chiedere le loro aspettative sul nuovo Ski stadium, come renderlo più funzionale alle esigenze del territorio e anche per raccogliere pareri dal punto di vista estetico».

«Abbiamo pensato – gli ha fatto eco l’assessore Samanta Antonioli – di liberare spazi nella zona, di renderla più aperta e in grado di rispondere adeguatamente ai diversi utilizzi, da quelli previsti per i giorni delle Olimpiadi a quelli delle gare di Coppa del mondo».

Di fatto l’area delle tribune, che si avvarrà di strutture provvisorie per l’evento, sarà in grado di ospitare circa 2.500 persone che diventeranno 7.000 considerate le persone in piedi e attorno alla pista. Dando uno sguardo all’iter, «approveremo quanto prima – ha anticipato il sindaco – lo studio di fattibilità per dare la possibilità a Cal (Concessioni Autostradali Lombarde Spa) di proseguire negli studi e nella progettazione nel rispetto del cronoprogramma. Tutto il 2023 e l’inizio del 2024 saranno dedicati a progetti e autorizzazioni per poi partire coi lavori. Nel frattempo convocheremo altri incontri, con gli operatori del settore, per valutare idee sulla realizzazione di strutture in chiave sempre più funzionale. Il mio personale ringraziamento e quello dell’amministrazione va a Cal, che si è dimostrata da subito molto attenta alle esigenze della località. Non siamo il soggetto attuatore dell’opera, ma siamo in prima linea, siamo periodicamente interpellati su progetto e interventi e questo vuol dire tanto».

Il Pentagono

Ma Bormio non guarda “solo” alla zona dello Ski stadium. Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato lo schema di scrittura preliminare, che si andrà a stipulare a gennaio 2023, relativa all’acquisizione dell’immobile che ospita il Pentagono, ivi comprese le sue attrezzature (come, per esempio, il parquet utilizzato d’estate per il basket) per complessivi 1,6 milioni di euro.

La zona sarà riqualificata per dare una veste diversa e più organizzata alla zona, favorendo il supporto della struttura ai grandi eventi, con un’attenzione particolare all’efficientamento energetico e mantenendo in essere quella che è la gestione attuale del bar da parte dell’Unione Sportiva Bormiese.

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