«Un pronto soccorso aperto 24 ore su 24». La richiesta di Livigno al direttore Melazzini

Livigno Il sindaco Galli: «Ha concordato con noi, non c’è un orario per stare male». Attualmente la struttura è aperta dalle 8 alle 20

«Un pronto soccorso aperto 24 ore su 24». La richiesta di Livigno al direttore Melazzini
In primo piano Mario Melazzini, direttore dell’ospedale Morelli, nel corso della visita alla Casa della sanità di Livigno

Un pronto soccorso aperto 24 ore al giorno. È la richiesta che il sindaco di Livigno e la sua amministrazione comunale hanno fatto al direttore dell’ospedale Morelli, Mario Melazzini nel corso della visita alla Casa della comunità mercoledì mattina e pomeriggio che ha preceduto l’incontro pubblico di Bormio nel quale Melazzini ha incontrato tutti i sindaci dell’Alta Valle e la popolazione.

La situazione attuale

«Attualmente il nostro pronto soccorso è aperto dodici ore al giorno dalle 8 alle 20 - afferma il sindaco di Livigno, Remo Galli - Anche il dottor Melazzini ha concordato con me che non c’è un orario per stare male o per essere curati. Proprio per una miglior attività del nostro pronto soccorso grazie al Bim dello Spol del presidente Marco Zini, consigliere comunale di Livigno, abbiamo donato un apparecchio per la radiologia dal costo di 200mila euro: ora ci aspettiamo un ortopedico perché è fondamentale la sua presenza. Un medico sempre presente eviterebbe ai nostri anziani di dover ricorrere all’ospedale per cure che invece potrebbero ricevere in loco. Dover portare in ospedale in autoambulanza coloro che si rivolgono al nostro pronto soccorso sguarnisce il nostro territorio».

Melazzini ha confermato anche nel Piccolo Tibet di essere un ottimo interlocutore, mostrando grande sensibilità e attenzione verso il territorio che rendono ancora più importanti le sue qualità professionali come ribadisce Galli: «Attendevano la sua visita nel primo pomeriggio e invece è arrivata già di primo mattino. Ha voluto incontrare tutto il personale e ha visitato l’intera struttura. Noi gli abbiamo consegnato una dettagliata relazione sulle problematiche della Casa della sanità redatta dall’assessore alla Sanità del Comune di Livigno Michela Iori che vive in prima persona le difficoltà prestando servizio qui in Casa della sanità».

I nodi critici

I problemi di Livigno sono anche l’assenza della guardia medica e un numero di medici di base insufficiente. Il consigliere comunale Diego Rodigari ha invece illustrato le esigenze di Trepalle. «Proprio per meglio capire le problematiche della sanità ho voluto un medico in amministrazione comunale. Melazzini ha mostrato grande attenzione a tutto - prosegue Galli - Alle 10 aveva notato una signora in sala di attesa e quando ha visto che alle 15 era ancora lì ha voluto sapere il motivo di un’attesa così lunga».

Una certezza la visita di Melazzini l’ha lasciata secondo il primo cittadino: «Sappiamo che abbiamo un cammino lungo e difficile ma se ognuno farà il proprio pezzettino di competenza, allora potremo fare molto - ribadisce Galli - Livigno ha una sua specificità geografica e ha bisogno di servizi in loco considerate le difficoltà viabilistiche in inverno. La sanità è la priorità per i miei cittadini e Livigno unitamente a tutti gli altri Comuni dell’Alta Valle faranno di tutto per la salvaguardia del Morelli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA