Trasporti e isolamento della valle: «Servono alternative. Allargare la statale 39»

Categorie I rappresentanti delle imprese: «Pensare a nuovi tunnel. Ma come priorità va resa transitabile ai Tir la strada di Aprica»

Investimenti sulla Statale 39 (quella di Aprica) per garantire un’altra via di accesso “comoda” alla Valtellina, oltre alle opere straordinarie di messa in sicurezza. E poi informazioni certe.

Ferrovia bloccata sul lago tra Lierna e Bellano a causa della frana scesa venerdì a Fiumelatte, persone e cose costrette a viaggiare su gomma - «il treno merci è fermo a Tirano» conferma Fausto Acquistapace, il referente trasporti di Confartigianato e da Colico a Lecco viaggiano gli autobus -, le categorie economiche valtellinesi ancora una volta preoccupate della fragilità di un versante che mette a rischio i collegamenti da e per la provincia di Sondrio, tornano a chiedere una via alternativa capace di garantire condizioni e tempi certi per il trasporto e anche di poter conoscere con esattezza la gravità della situazione per poter programmare il lavoro.

Informazioni

«Vorremmo sapere se la ferrovia riaprirà almeno nei prossimi giorni visto che tra un mese sono previsti i lavori di adeguamento sulla tratta Sondrio Tirano che fermeranno i treni - dice Matteo Lorenzo De Campo, presidente provinciale degli Autotrasportatori Fai, oltre che vicepresidente di Confcommercio -. La pianificazione è fondamentale per le imprese. In questi giorni la presenza di scorte ha reso meno drammatica la situazione, ma se la chiusura dovesse protrarsi, dovremmo rivedere l’organizzazione».

Il problema è sempre lo stesso: ogni volta che si verifica un evento sul lago, la Valtellina, in un modo o nell’altro, resta bloccata. Lo dicono pressoché in coro De Campo, Acquistapace, ma anche la presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Loretta Credaro e il presidente di Confartigianato Gionni Gritti. «Avere una o più vie di comunicazione interrotte rappresenta un grave disagio - commenta Credaro - speriamo non ci siano ripercussioni sull’economia del nostro territorio. Confidiamo che i lavori vengano effettuati velocemente, ma ovviamente quanto accaduto ripropone nuovamente la necessità di mettere in sicurezza tutte le nostre vie di accesso».

Fragilità

«La strada del lago di Como mostra un’altra volta la sua fragilità – aggiunge Gritti –: in un attimo i collegamenti e i trasporti per la Valtellina vengono interrotti. Bisogna pensare di mettere in campo delle soluzioni».

Che, secondo il presidente di Confartigianato, dovrebbero contemplare un piano di investimenti ingenti su canne nuove per collegare Colico con Lecco – un traforo alternativo all’esistente -, oppure la sistemazione della Statale 39 dell’Aprica. Che significa l’eliminazione dei restringimenti che ne rendono difficoltosa la percorrenza per i mezzi pesanti.

Immediatezza

Punto su cui insiste anche Acquistapace: «Non possiamo rimanere isolati - dice -. Nei contratti che le imprese firmano il tempo è uno degli elementi fondamentali e dunque avere vie di collegamento scorrevoli diventa imprescindibile. La prima cosa da fare è prevedere degli investimenti sulla 39».

Anche perché qualsiasi altra soluzione, a partire dai trafori, sono ancora lontani, sempre se saranno realizzati. Gli operatori economici chiedono soluzioni certe e in tempi relativamente rapidi. «Bisogna dare a tutti, e penso anche ai turisti la sicurezza dei collegamenti - dice Acquistapace -. Non possiamo permetterci di rimanere bloccati per la fragilità del territorio».

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